Rebus poli scolastici a Capo D’Orlando, Papiro (M5S): “Il diritto alla studio è sacro. Inaccettabile che si arrivi all’inizio dell’anno scolastico nella più completa improvvisazione“
“L’inizio di un nuovo anno scolastico dovrebbe essere per ogni studente un nuovo importante cammino, un giorno propositivo e di entusiasmo, non scenario di scontro e ostruzionismo, dove addirittura agli studenti viene impedito il diritto allo studio per la difficoltà di stabilire ancora a quale plesso scolastico abbiano diritto ad accedere.”
Parole della parlamentare 5Stelle Antonella Papiro, che interviene su quanto accaduto nei plessi degli istituti superiori Orlandini:
“Spero vivamente che la soluzione paventata venerdì scorso venga assunta e ratificata nel minor tempo possibile, così da consentire finalmente l’inizio della didattica. Auspico una soluzione trasparente e chiara, concordata ed assunta tra persone responsabili, senza promiscuità e con sedi e strutture definitivamente assegnate ed individuate. Non è accettabile che pur conoscendo il problema da tempo, si arrivi all’inizio dell’anno scolastico nella più completa improvvisazione dell’ente gestore e responsabile, che dopo il dimensionamento non ha provveduto ad una razionalizzazione delle strutture per fronteggiare le problematiche”.
Prima dell’inizio dell’anno scolastico, Papiro insieme alla Senatrice Barbara Floridia avevano chiamato alla responsabilità gli organi di competenza, tramite una denuncia (dicembre 2018) e una richiesta in merito alle possibili soluzioni da adottare in relazione alla questione del sovraffollamento scolastico e la fatiscenza legate alle strutture di Capo d’Orlando. “Siamo dalla parte degli studenti e dei professori, che con grande difficoltà svolgono le lezioni in condizioni a dir poco complesse. Siamo dalla parte dei genitori, che con grande sacrificio provano ad assicurare un’istruzione adeguata ai loro figli. Ringrazio tutti coloro che con grande fatica stanno lavorando per la risoluzione della problematica, assicurando che rimarrò vigile sulla questione fino a quando ai ragazzi non verrà garantito il diritto di svolgere le proprie lezioni con serenità”.