Andiamo oggi alla scoperta dell’illustre carriera artistica del tenore reggino Enzo Crucitti, che quest’anno compie i suoi 30 anni di carriera nel coro dell’arena di Verona
Sentiamo spesso parlare di eccellenze reggine, di nostri concittadini particolarmente meritevoli che si sono fatti valere dentro e fuori la nostra città, portandone inevitabilmente alto il nome. Facciamo oggi la conoscenza del grande tenore reggino Enzo Crucitti, che quest’estate, nella stagione lirica appena trascorsa, ha raggiunto un ambitissimo traguardo: con il 2019 sono infatti trenta gli anni che canta nel coro della “Fondazione Arena di Verona”, eccellenza della lirica italiana ed internazionale.
Ma illustre, giova sottolinearlo, è la sua carrera: dopo gli studi e dopo un esordio di tutto rispetto con il prestigioso coro lirico “F. Cilea” di Reggio Calabria, si perfeziona sotto la guida del soprano Maria Luisa Cioni; e a ciò segue l’esordio in arena: insieme a un cast d’eccezione (Cappuccilli, Dimitrova, Eva Marton) canta infatti in due opere celeberrime: Nabucco e Turandot. Ma, ci risulta proficuo sottolinearlo, la sua carriera non si è mai limitata al solo coro dell’arena: viene infatti chiamato sin da subito in molti teatri europei e non. È poi vincitore di concorso all’Opera di Montecarlo, dove è stato membro per vent’anni del coro, e dove ha anche cantato in occasione di molti eventi istituzionali della politica monegasca e non: tra tutti, si può ricordare la sua presenza presso l’ambasciata italiana al principato di Monaco in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia. Ha inoltre cantato nella stragrande maggioranza delle opere liriche del repertorio italiano e internazionale, sostenendo ruoli di comprimariato, insieme a solisti di fama internazionale (quali Cappuccilli, Pavarotti, Di Stefano, Martinucci, Domingo o la Dimitrova), direttori di orchestra (quali Sinopoli, Barenboim, Maazel, Sir Solti, Oren e Muti), e registi (quali Zeffirelli, Pizzi, Jonathan Miller, John Coks, Elia Enescu). Ha inoltre cantato in moltissimi prestigiosi teatri italiani e stranieri, quali quelli di Berlino, Francoforte, Monaco di Baviera, Bruxelles, Sofia, Tokio, Pechino, Shangai, Osaka, San Pietroburgo, Mosca, Atene, Vienna, Salisburgo, Genova, Napoli, Bari e Trieste. Si può infine ricordare la sua presenza in una Turandot presso il sultanato dell’Oman (con regia di F. Zeffirelli e direzione di P. Domingo).
Volgendo pertanto al termine di questa rassegna, porgiamo i nostri più sinceri auguri a questo grande artista, nella speranza che la sua carriera possa essere altrettanto rosea e prospera quale finora è stata.