Il sindaco di Messina risponde ad Accorinti: “Non le consento di sfuggire al confronto. Avete sfruttato la poltrona nel tentativo di favorire qualche amico senza concludere nulla, assumetevi le vostre responsabilità”
Botta e risposta sui social tra Accorinti e De Luca. Il sindaco di Messina questa mattina con un video risponde ad Accorinti e rinnova l’invito al confronto tra la vecchia e nuova giunta, convocato il prossimo 16 novembre. Accorinti ieri aveva rifiutato il confronto per l’uso di modi “volgari” di De Luca.
E nel rinnovare il suo invito, il sindaco De Luca prende spunto dagli ex consiglieri comunali Gino Sturniolo e Nina Lo Presti, che nel 2016 in polemica con Accorinti rassegnarono le dimissioni.
De Luca ammette di aver avuto spesso atteggiamenti sopra le righe e ribatte così all’ex sindaco: “Mi rattrista che lei (Accorinti, ndr) abbia utilizzato il mio atteggiamento da bulletto che ogni tanto sicuramente è esagerato. L’ho ammesso, è il mio carattere, dovuto allo stress, al lavoro quotidiano e notturno che svolgo. Il senso di responsabilità lo sento sulla mia pelle. È vero ho esagerato in campagna elettorale, però poi tendo a riappacificare i rapporti. Con Bramanti ci siamo reciprocamente compresi. Non comprendo però l’alibi che lei ha utilizzato per non venire al confronto”.
Poi l’affondo contro Accorinti e la sua giunta: “Lei mi appare sempre più come i sepolcri imbiancati: personaggi che cercano di tenere un certo atteggiamento e che poi si rivelano dei grandi ipocriti. La storia è chiara: io sono stato attaccato da voi sin dopo qualche settimana dal mio insediamento. Siete voi che fin dall’inizio avete messo alla berlina il sindaco di Messina; siete voi che nonostante i vostri torti, fin dall’inizio avete messo in discussione la nostra azione politica amministrativa. Siete voi che avete continuato le ostilità. Non avete fatto nulla per la città: siete stati cinque anni a galleggiare, avete sfruttato la poltrona per tentare di favorire qualche lobby e qualche amico. Non avete chiuso nessun accordo con tutti i creditori del Comune di Messina. Abbiamo fatto 480 riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Noi non solo stiamo salvando la città, ma abbiamo fatto tutti gli interventi strutturali che dovevate fare voi”.
“Io non la assolvo, perché nella vita pur non essendo esperti si studia- conclude De Luca- Lei svolgeva il ruolo di sindaco e doveva studiare. Se, come si è capito dai primi anni del suo insediamento, non era all’altezza, si doveva dimettere. Le rinnovo l’invito, non consento a lei e la sua giunta a sfuggire a questo confronto, proprio perché siete voi che mi avete anche querelato, che avete aizzato certi ambienti contro di noi e avete utilizzato sempre quell’atteggiamento di persone ipocrite. Avete dato spazio all’ipocrisia e adesso vi sottraete al dialogo? Vi aspetto perché è doveroso dare certe risposte”.