Elezioni Regionali Calabria, il Pd si spacca: 5.000 firme a Roma per confermare Oliverio, ma Graziano li gela. Sembra fatta per l’accordo con il M5S

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Elezioni Regionali Calabria, caos nel Pd: nuova spaccatura tra il partito calabrese che chiede la conferma di Oliverio e i vertici romani che sembrano già decisi sull’accordo con il Movimento 5 Stelle

Sono state consegnate ai componenti della segreteria nazionale del Pd Stefano Vaccari, responsabile dell’organizzazione, Marco Miccoli, della segreteria, e Nicola Oddati, responsabile Mezzogiorno, le 5.000 firme raccolte in Calabria dai circoli dem per chiedere la convocazione delle primarie per scegliere il candidato presidente alle prossime elezioni regionali. La delegazione, composta da 64 persone tra cui una decina di sindaci e segretari di circolo, durante l’incontro nella sede del partito, al largo del Nazareno, ha consegnato il documento approvato dall’Assemblea regionale dei circoli svoltasi il 27 settembre a Catanzaro. Nel documento si sottolinea, tra l’altro, la necessità di una valutazione “attenta e rigorosa” dell’esperienza del presidente uscente Mario Oliverio. “Abbiamo accolto con soddisfazione l’annuncio da parte del responsabile Mezzogiorno Oddati che, a breve, sarà avviato un percorso di ascolto dei territori, in ogni federazione provinciale e che le decisioni non saranno prese fuori dalla Calabria“, ha detto Giuseppe Dell’Aquila, delegato dell’Assemblea dei segretari di circolo e amministratori del Pd, che con Barbara Panetta, segretaria di Circolo, ha incontrato i dirigenti dem.

Siamo qui – ha aggiunto – per ribadire con forza quanto affermato dal segretario nazionale Zingaretti: i territori devono essere protagonisti. Questo purtroppo in Calabria non sta accadendo. Ci impediscono ogni discussione sulle alleanze, sul candidato presidente e sul programma. Purtroppo il Pd della Calabria è commissariato e chi esprime il proprio dissenso ogni giorno subisce le minacce di espulsione dal partito. Il Pd e’ nato per essere plurale, aperto e democratico“. “Noi chiediamo solo – ha aggiunto Dell’Aquiladi poter dire la nostra, di attivare procedure democratiche e di avviare un confronto con la coalizione di centrosinistra con la quale abbiamo governato. Siamo venuti qui perchè amiamo il nostro partito e vogliamo ristabilire un clima di reciproca collaborazione e fiducia con la Segreteria nazionale. Vogliamo contare come base e come territorio e non vogliamo che il Pd si trasformi in un partito senza democrazia interna“.

Elezioni Regionali Calabria, la replica del commissario Graziano: “lavoriamo per il cambiamento”

Lavoriamo nella direzione indicata, quella del cambiamento e dell’unità“. Così il commissario regionale del Pd, Stefano Graziano, a Catanzaro per un’iniziativa politica, ha commentato l’iniziativa odierna di numerosi circoli a sostegno della ricandidatura del governatore uscente Mario Oliverio, che hanno consegnato nella sede del partito nazionale a Roma un documento con 5 mila firme per chiedere la condivisione delle scelte e per dire no alla possibile alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle anche per le Regionali in Calabria. “Riteniamo – ha aggiunto Graziano – ormai chiaro che bisogna andare nella direzione di un patto civico e di un candidato civico. Sai lavora in questa direzione e non si torna indietro. Ormai la vicenda è abbastanza chiara: ripeto, siamo nella direzione del candidato civico, l’ha detto il segretario Zingaretti, lo abbiamo detto più volte noi, ci sono stati importanti documenti in questa direzione. C’è – ha sostenuto il commissario del Pd calabrese – una direzione politica chiara: discutiamo con tutti, siamo disponibili a discutere con tutti, ma su una linea chiara, quella del rinnovamento e di un candidato civico che vada oltre ciò che è stato prima. Questo perchè c’è bisogno di un nuovo cambio politico: c’è un cambio del governo e questo corrisponde a un cambio di fase anche in Calabria“.

Graziano ha poi aggiunto: “Le firme consegnate a Zingaretti? Gli elettori della Calabria sono centinaia di migliaia, non 4mila. Il tema comunque non e’ questo. Rispetto tutto, ma non leggere che c’e’ un cambio completo di fase politica e non leggere che oggi c’e’ una rottura nell’opinione pubblica tra quello che e’ il governo regionale e l’opinione pubblica diffusa in Calabria significa essere – ha sostenuto il commissario del Pd calabrese – come l’ultimo giapponese nella foresta dopo la guerra“. Graziano ha quindi evidenziato: “Io sono uno molto rispettoso dello Statuto e dei regolamenti, ma il tema di fondo e’ un altro. Noi rispettiamo tutti. Lo Statuto parla chiaro: le primarie sono un’opzione, un’opportunita’, una possibilita’, ma non un obbligo. Sono due cose ben diverse. Poiche’ c’e’ un cambio di fare la linea e’ quella di fare un candidati civico. Punto. Non e’ una questione statutaria o regolamentare, che comunque e’ rispettata. Noi facciamo la politica, non i notai, che ovviamente e’ una professione nobile che rispettiamo, ma noi stiamo mettendo in campo un’altra cosa. Stiamo facendo – ha detto ancora il commissario del Pd – un’azione politica chiara, che porti al cambiamento e all’unita’. Chi vuole lavorare nella direzione di rompere il partito, rompere la discussione, creare una difficolta’ penso che sia il migliore alleato della destra, cioe’ sta lavorando per cercare di far ritornare la destra al governo della Calabria, anche perche’ l’abbiamo vista e noi vogliamo che si ferma questa destra razzista, sovranista e populista. Chi rompe questo ragionamento si sta assumendo la responsabilita’. Se vogliamo bene alla Calabria“. Con riferimento al possibile accordo in Calabria tra Pd e Movimento 5 Stelle, infine, Graziano ha osservato: “Noi lavoriamo nella direzione del candidato civico. L’altro ieri nell’incontro tra Zingaretti e Di Maio mi sembra sia stato fatto un passo in avanti. Come direbbe Hegel, la ragione e’ fatta di scale. Facciamone una alla volta“.

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