Reggio Calabria, a Cinquefrondi iniziativa sulla sanità: “il commissariamento continua a penalizzare i diritti della popolazione pianigiana” [FOTO]

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Reggio Calabria: sabato presso la sala consiliare di Cinquefrondi alla presenza di medici, parlamentari e cittadini si è tenuto un evento sulla sanità

Si è svolta sabato sera presso la sala consiliare di Cinquefrondi, cittadina dell’area metropolitana di Reggio Calabria, un’iniziativa dal titolo “una rinnovata partecipazione dal basso per una sanità giusta”. All’iniziativa, coordinata da Maria Lucia Alì, ha partecipato il segretario del Pd locale, Michele Galimi, il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, il primario del reparto di radiologia dell’Ospedale di Polistena, dott. Domenico Cordopatri, il primario di Cardiologia del nosocomio di Polistena, dott. Enzo Amodeo (ha reso il suo reparto un fiore all’occhiello nonostante le ristrettezze coinvolgendo anche medici del Nord con interventi innovativi), il Dott. Pasquale Mesiti, già Direttore Sanitario ASP Reggio Calabria, il Senatore di Polistena del Movimento 5 Stelle, Fabio Auddino, l’on. Massimo Misiti, eletto nel cosentino ma nativo di Cinquefrondi. Nel corso dell’evento si è discusso sulle problematiche dell’Ospedale di Polistena, sulla carenza di personale, sui continui tagli, su una sanità in Calabria che “non può essere di Serie B”“Il commissariamento della nostra sanità continua a penalizzare i diritti della popolazione pianigiana. La carenza di organici provoca tensioni che rischiano di trasformarsi in incomprensioni fra il personale ed il cittadino utente”, afferma Michele Galimi, segretario del Pd di Cinquefrondi. “Mentre aumentano i viaggi della speranza – prosegue– e la Regione è costretta a pagare alle strutture ospedaliere del nord oltre 350 milioni di euro ogni anno, i nostri pazienti devono aspettare oltre 60 giorni per vedere riparata una TAC. Siamo convinti che da questa triste realtà,si esce da un rinnovato protagonismo dal basso,da una concreta rete unitaria,che abbia come obiettivo una sanità giusta”, conclude.

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