A San Costantino di Briatico la commemorazione di Mons. Francesco De Gaetano

StrettoWeb

A San Costantino di Briatico la commemorazione di Mons. Francesco De Gaetano a 50 anni dalla sua scomparsa

Venerdì 11 ottobre, in occasione del 50° anniversario della morte di Mons. Francesco De Gaetano, a San Costantino di Briatico, presso la chiesa del Carmine, i componenti delle famiglie Conocchiella e Garrì, pronipoti del prelato, lo hanno ricordato con una santa messa a suffragio. Nella stessa chiesa matrice del paese, nel pomeriggio, si è tenuto un incontro commemorativo organizzato dal parroco, don Giuseppe Leccese e dallo storico Giuseppe Garrì; subito dopo, a conclusione della giornata di commemorazione, è stata deposta una corona presso la stele monumentale dedicata al compianto Monsignore e situata all’ingresso di San Costantino. Mons. Francesco De Gaetano nacque il 3 luglio 1890 a San Costantino di Briatico, fu battezzato nella chiesa del paese e cresimato da Mons. Domenico Taccone Gallucci; morì l’11 ottobre 1969 all’età di 79 anni. Figlio di Giuseppe e Rosa Costanzo, di origine contadina, Mons. De Gaetano ebbe una sorella convolata a nozze con Carlo Conocchiella. I genitori, molto devoti a S. Francesco di Paola, lo avviarono agli studi ed al culto del Santo e al sacerdozio. Si laureò in lettere e filosofia presso l’Università di Napoli. Chiamato alle armi fu nominato ufficiale ed inviato nel Friuli dove si distinse in maniera coraggiosa in più occasioni. Ma il suo amore per la Patria crebbe tanto che, durante la guerra 1915-18, partecipò a diversi combattimenti sul fronte. Finita la guerra e completati gli studi, nel 1920 fu ordinato sacerdote dal Vescovo di Mileto, Mons. Giuseppe Morabito, poi si dedicò all’insegnamento presso il seminario vescovile di Mileto e, successivamente, nei Pontifici seminari di Catanzaro e di Reggio Calabria. Tra i suoi migliori allievi spiccano Mons. Giuseppe Agostino; Mons. Vincenzo Rimedio, Mons. Salvatore Nunnari, l’Avv. Moricca, l’On. Guido Mantella e il Prof. Giuseppe Olivadoti. Scrive in una sua ricerca il pronipote Fabio Conocchiella: “Mons. De Gaetano ha dispiegato le sue energie non solo come insegnante ma anche come autentica fucina di idee e uomo di azione nel campo socio-politico. Si schiera contro “il latifondo”, polemizza contro i socialisti e i massoni, si batte per il Partito Popolare, ha costituito la prima Cooperativa calabrese “Calabria Nova”, presente nei piccoli paesi della zona. In essa si vendevano sementi selezionati, concimi anticrittogamici, materiale edile, ferramenta, cemento e macchine agricole. Portò in zona la prima trebbiatrice e la mietitrice rendendo meno faticosa la mietitura e la sgranatura del grano. La cooperativa esporta nei Paesi africani fichi secchi, cipolle, barbabietole e fagioli. Ha Promosso la cultura zootecnica, la costituzione di una banda musicale, una Cassa Rurale per i contadini. È stato uno dei fondatori del Patronato ACLI con il quale ha intrattenuto un intenso rapporto di collaborazione per l’assistenza ai meno ambienti. Conoscitore delle funzioni e della burocrazia delle Casse Mutue degli Artigiani e dei Coltivatori Diretti, ne faceva buon uso a favore della povera gente del luogo”. La prima parrocchia che gli è stata affidata dal Vescovo è stata quella della Madonna del Carmine di Briatico, dove si è fatto molto apprezzare dai pescatori del luogo e, nell’ultimo periodo della sua vita, gli è stato chiesto di fare il parroco di San Costantino. Alla sua mensa parecchi hanno trovato ospitalità segno di un incessante impegno verso i poveri e le classi più deboli per farli uscire dalla marginalità economica e sociale. Grande è stato il suo operato ecclesiale, di formatore politico-sociale, di assistenza e aiuto ai più deboli, di guida al futuro che avanzava, precursore dell’evoluzione tecnologica dell’agricoltura, fu un vero maestro di vita, di pensiero e di opere.

Franco Vallone

Condividi