A Messina la differenziata non decolla, addio ai cassonetti e strade sommerse dai rifiuti. Zuccarello: “Sarà un flop e la colpa non è degli incivili” 

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Zuccarello: “la gestione della raccolta dei rifiuti differenziati, così come è stata concepita, è un sistema antiquato e non adatto ad una città come Messina”

Sacchetti di spazzatura, sporcizia e degrado ovunque: il porta a porta non è ancoro partito in tutta la città e già si preannuncia  come un clamoroso flop. A Messina in effetti lo spettacolo è desolante, da nord a sud i marciapiedi sono invasi da mini discariche. Nelle zone in cui ha preso il via la differenziata sono stati tolti i cassonetti e il risultato è a dir poco sconfortante dal momento che ci sono residenti che non hanno neanche ricevuto i mastelli.

Secondo l’ex consigliere comunale e amministratore di condominio Zuccarello, la colpa di quanto sta accadendo a Messina è in primis dell’Amministrazione comunale: “Da giorni assistiamo a diverse segnalazioni di cittadini, anche per mezzo social, della presenza in città di tante discariche abusive a cielo aperto. Decine di sacchetti buttati sul ciglio della strada dalla zona nord a sud; ma siamo certi che l’unica motivazione sia l’inciviltà dei cittadini? Oppure è determinata da una responsabilità dell’amministrazione comunale e della sua società dei rifiuti Messina Servizi Bene Comune?”.

Secondo Zuccarello la gestione della raccolta dei rifiuti differenziati, così come è stata concepita, è un sistema antiquato e non adatto ad una città come Messina: “Tante città italiane, che da anni hanno il servizio di raccolta differenziata, si sono rese conto degli errori commessi ed oggi fanno dietro front, modificando e modernizzando il sistema della raccolta, (vedi Bologna, Pisa etc…).Noi invece non guardiamo oltre lo stretto, non apprendiamo dagli errori delle città più civilizzate della nostra.

La causa è stata determinata dalla incapacità dell’Amministrazione Comunale, dalle scelte sbagliate e dalla sua arroganza.

In svariate parti della città sono stati eliminati i vecchi cassoni stradali perché avviata la differenziata ma, l’Amministrazione non ha controllato se la consegna dei mastelli condominiali, e soprattutto di quelli singoli, era stata effettuata regolarmente nei confronti di tutti i cittadini. Ad oggi, sono presenti diverse segnalazioni di tanti amministratori che chiedono la consegna dei mastelli singoli senza avere risposta! Il cittadino, anche non incivile, che paga regolarmente la TARI: dove deve gettare la propria immondizia? Ecco anche uno dei tanti motivi, oltre l’inciviltà, per cui vengono a crearsi discariche a cielo aperto. Basta dare uno sguardo all’ex gasometro, oggi luogo deputato, dove sono conservati i mastelli acquistati dall’Amministrazione. Osservando, salta subito all’occhio la mancata presenza di mastelli singoli privati ma di solo quelli condominiali. Come mai? Perché?

Forse perché l’Amministrazione del “si fa come dico io!” non aveva preso in considerazione le richieste pacifiche fatte dai tanti Amministratori Condominiali. Noi Amministratori, con più esperienza nei riguardi di questa tematica, abbiamo suggerito metodi diversi e anche più moderni che non avrebbero inciso nei costi condominiali e quindi al cittadino. Io e i miei colleghi, per tutelare il condomine, siamo stati costretti a ricorrere al TAR che ci ha dato ragione visto che ha dato la scelta al contribuente se accettare i mastelli condominiali o singoli”- ricorda Zuccarello.

“Pertanto l’Amministrazione, trovandosi in difficoltà, cerca di costringere tutti gli Amministratori di Condominio, poco esperti in materia, ad accettare solo i mastelli condominiali e non i singoli, mentre gli Amministratori preparati che si oppongono e chiedono che venga eseguita la sentenza del TAR, vengono definiti detrattori e poco accomodanti. La stessa ditta “Inpost” dichiara ai tanti Amministratori la mancanza dei singoli mastelli, perché ormai terminati.

Oggi allora mi domando:

Si sono fatti male i conti?
Chi pagherà per questi mastelli condominiali che resteranno inutilizzati?
Chi è il responsabile di questa scelta affrettata?
Siamo in presenza di un danno erariale?

Per tali motivi Zuccarello ha chiesto un accesso agli atti: “sono stato costretto, anche a tutela dell’intera comunità messinese, a chiedere un accesso (Prot.N. 352006 del 21/11/2019) agli atti per conoscere l’effettivo numero dei mastelli acquistati e da chi è stato disposto.

La beffa- aggiunge l’ex consigliere– è notare come in questi ultimi giorni il Presidente di “Messina Servizi Bene Comune”, dichiari che stiano prendendo in considerazione l’installazione di cassoni intelligenti come in tante altre città, e allora perché non è stato preso in considerazione l’appello che io e altri colleghi abbiamo portato avanti in tempi non sospetti? Le nostre svariate proposte, tra cui anche i cassoni intelligenti?

Per l’Assessore Musolino erano semplici attacchi politici. Per me invece erano solo atti collaborativi e propositivi. Tanti cittadini, offuscati spesso dagli innumerevoli video del Sindaco non riuscivano a comprendere le nostre proposte, e le motivazioni che ci spingevano, in quanto la differenziata così come è stata concepita, comporta un aumento di spesa per tutti! Oggi in tanti, però, si sono ricreduti. Attenderò l’esito dell’accesso agli atti perché i numeri non mentono mai, anche se è già ben visibile a tutti. Questo- aggiunge l’ex consigliere– è un altro esempio a dimostrazione che la Politica e l’Amministrare Messina, non è soltanto “video” per riempire il proprio ego. Messina è una città Metropolitana, la porta della Sicilia e centro del Mediterraneo! Per questo va trattata come tale, non come un semplice paesino di provincia”- conclude Zuccarello.

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