Messina, polemiche sempre più accese sulla raccolta differenziata tra presunte fake news, “allarmismi” e il servizio “porta a porta” con mastelli “per tutti” [DETTAGLI]

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Lombardo: “Il porta a porta era l’unico modo utile per iniziare a differenziare in modo corretto a Messina”

Si accende la polemica sulla raccolta differenziata a Messina. A prendere posizione, dopo le critiche sollevate dall’ex consigliere comunale Zuccarello e da migliaia di cittadini, è il presidente di Messina Servizi Lombardo, che difende a spada tratta il nuovo sistema di raccolta rifiuti.

A Messina il porta a porta non è ancora partito in tutta la città, ma in moltissimi lamentano già numerosi disservizi, in particolare i residenti delle zone nelle quali sono già stati tolti i cassonetti rsu. Alcuni cittadini non hanno ancora ricevuti i mastelli e intanto il risultato è che molte strade della città sono invase da mini-discariche. E ovviamente monta la rabbia dei residenti per un sistema di raccolta che stenta a decollare.

Secondo Lombardo si tratta solo di “fake news” per “allarmare la gente e andare contro il nuovo servizio a Messina“. Mastelli e carrellati ci sono per tutti, assicura Lombardo.

Ecco cosa dichiara il presidente di Messina Servizi in una nota stampa:

“Diversi cittadini ed alcuni ex consiglieri comunali, sicuramente tra quelli più restii ai cambiamenti, continuano a sottolineare erroneamente sui social o in alcuni comunicati, che Bologna avrebbe risolto il problema dei rifiuti modernizzando il servizio di raccolta. Non proseguirebbe poi il porta a porta, tornando ai cassonetti però tecnologici. Tuttavia, come spesso accade, si leggono i titoli delle notizie e non le notizie, perché Bologna non ritorna indietro con il porta a porta, ma si avvia al futuro, proseguendo con la raccolta della differenziata porta a porta, e raccogliendo solo i rifiuti indifferenziati nei cassonetti, ai quali si accede con tessera magnetica. Questo con l’obiettivo principale di comprendere chi non differenzia, e per fare la tariffa ‘puntuale’, calcolata sul numero di conferimenti dei rifiuti indifferenziati, in modo di far pagare di più chi non differenzia, quindi paradossalmente i cassonetti a Bologna sono stati posizionati per non essere utilizzati o utilizzati il meno possibile. In verità quindi – prosegue Lombardo – Bologna che continua a differenziare ed è al 51%, non abbandona il porta a porta, proseguirà solo facendo meno passaggi per la raccolta di vetro, umido e plastica, mentre l’indifferenzato si conferirà nei cassonetti. Dopo diverse analisi e studi, confermiamo anche oggi che il porta a porta, era l’unico modo utile per iniziare a differenziare in modo corretto a Messina. La scelta di raccogliere a domicilio i rifiuti, aiuta gli utenti durante un cambiamento epocale e, nel frattempo, è un modo tra i più semplici per abituare a conferire in modo differenziato e più diretto per controllare in modo puntuale le utenze. È un metodo che funziona in moltissime città italiane e ha dato ottimi risultati e il porta a porta serve come pratica rispettosa dell’ ambiente, per ridurre il consumo di materia prima. Per quel che riguarda i mastelli e i carrellati, sono stati acquistati per quante sono le utenze domestiche e commerciali, non mancano e sono in corso di distribuzione regolarmente ed in tempo utile, aggiungo se si collabora anziché diffondere mezze notizie”.

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