Rieti-Reggina non si gioca, le parole del presidente Lega Pro Ghirelli: “i furbastri perdono”

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Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha postato un messaggio per parlare della mancata disputa di Rieti-Reggina

Rieti-Reggina del girone C di Serie C è stata annullata. Allo stadio “Manlio Scopigno” non si è giocato. Le premesse, tutt’altro che buone, hanno fatto seguito ad una farsa ancora più indegna. Si sapeva già dei problemi del club laziale, che si sarebbe presentato con la Berretti, a causa dello sciopero dei calciatori della prima squadra senza stipendio. Ma ciò che è andato in scena ha del clamoroso. L’arbitro Michele Cairano ha deciso che la gara non si poteva giocare dopo aver atteso i canonici 45 minuti. A quanto pare causa della mancata disputa dell’incontro sarebbero le irregolarità nella distinta di gara del Rieti. Il tecnico della Berretti, Lorenzo Pezzotti, non ha la deroga per guidare una gara di C anche con i ragazzi in campo. Il primo allenatore del Rieti, Bruno Caneo, ha inviato nei giorni scorsi un certificato medico per giustificare la sua assenza oggi allo stadio, così come l’ha inviato il suo vice Antonio Maschio. Dal club, e in particolare dalle parole del dg Pierluigi Di Santo, dicono di aver richiesto la deroga per Pezzotti, che però evidentemente non è stata presa dagli organi competenti con i canoni dell’urgenza. Le due squadre, appresa la decisione, si sono date ad un allenamento imprevisto. Per la Reggina saranno 3 punti a tavolino, che il Giudice Sportivo ufficializzerà nella giornata di martedì.

Non si sono fatte attendere le parole del presidente Lega Pro, Francesco Ghirelli, che in una nota ha così commentato: “Le nuove regole funzionano, consentono di difenderci meglio e di evitare disastri. Chi non è in regola deve sapere che qualcuno, nel solco delle regole, ci metterà la faccia, studierà tutto e proseguirà a fare pulizia. Quando abbiamo elaborato le nuove regole nessuno era così ingenuo da non mettere in preventivo che qualcuno tentasse di bypassarle, con il sorriso dei banditi abituati a far fallire le società che pensano, o meglio sperano, di poter rientrare. Abbiamo lavorato in questi giorni tutti insieme, Gabriele Gravina, Umberto Calcagno, Renzo Ulivieri, Marcello Nicchi con un unico obiettivo, rendere normale il calcio, impedire la gogna, educare i giovani. Un grande contributo è venuto da professionalità che ci hanno confortato”.

Hanno perso i ‘furbastri‘ – continua la nota di Ghirelli –  chi nell’ombra (qualcuno c’è) spera di emergere, fregandosene del bene collettivo. Mi dispiace per i tifosi, lo so che soffrite, ma noi abbiamo l’obbligo di far pulizia. Oggi non è un bel giorno perché non si è giocato, ma oggi siamo più forti. Come si può constatare con i fatti – aggiunge – in questi mesi non abbiamo scherzato. Stiano tutti tranquilli, non abbasseremo la guardia perché sappiamo che riformare non è semplice, ci vuole perseveranza e tempo. Vorrei auspicare che i banditi, i ricattatori, quelli che pensano solo al loro interesse ‘particulare’, vengano ascoltati di meno”.

 

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