Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa visiterà il Parco Nazionale della Sila

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Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa visiterà il Parco Nazionale della Sila venerdì 27 dicembre ed illustrerà a cittadini, amministratori ed operatori economici l’istituzione delle ZEA, Zone economiche ambientali

Venerdì 27 dicembre 2019 il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, visiterà il Parco Nazionale della Sila. Il Ministro incontrerà gli Amministratori Locali e gli operatori economici alle ore 16:30 presso la Sala Convegni dell’Hotel Tasso a Camigliatello Silano (CS) ed in occasione della visita illustrerà ai presenti uno dei principali punti di forza del Decreto Clima, recentemente approvato dal Governo, ossia l’istituzione delle ZEA, Zone economiche ambientali.

Le ZEA si identificano con i parchi nazionali, la cui esistenza stessa produce nel Paese benefici economici, ambientali e culturali, oltre che vantaggi eco-sistemici. Ai cittadini ed alle aziende verdi che vivono e producono nelle aree protette il Ministero dell’Ambiente ed il Governo riservano, con l’istituzione delle ZEA, agevolazioni e vantaggi fiscali, a fronte del loro impegno di preservare il territorio.

Con l’istituzione delle ZEA previste dal Decreto Clima si può sviluppare l’idea di “Italia Paese Parco”, che mantiene, quale elemento centrale, il territorio costituito soprattutto dai piccoli comuni, che diventano gli attori principali della tutela ambientale.

Il Decreto Clima è il primo decreto legge totalmente ambientale realizzato in Italia. Una misura che il Governo ha ritenuto urgente e necessaria. Il decreto clima rappresenta, soprattutto, un primo passo per il contrasto ai cambiamenti climatici. Con misure positive, concrete, destinate a coinvolgere le amministrazioni a più livelli, esperti e cittadini, punta infatti al cambio di paradigma culturale volto alla protezione dell’ambiente e della biodiversità.

Il decreto interviene con misure urgenti in tutti gli elementi considerati vulnerabili ai cambiamenti climatici: acqua, agricoltura, biodiversità, costruzioni ed infrastrutture, energia, prevenzione dei rischi industriali rilevanti, salute umana, suolo ed usi correlati, trasporti. La logica è quella di incentivare comportamenti ed azioni virtuose programmando una serie di interventi a più livelli, idonei a coinvolgere tutti gli attori responsabili (e quindi le amministrazioni ma anche i cittadini).

Uno dei punti principali del Decreto è, appunto, la nascita delle ZEA, Zone economiche ambientali: viene stabilito che nell’ambito di tali zone possono essere concesse, nel limite delle risorse disponibili della legislazione vigente e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, forme di sostegno alle nuove imprese e a quelle già esistenti che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale compatibile con le finalità di cui all’articolo 19, decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, a condizione che le imprese beneficiarie mantengano la loro attività nell’area ZEA per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni.

Sarà un’occasione preziosa per ascoltare dalla voce del Ministro come si intende contrastare lo spopolamento di uomini ed imprese dai territori, attraverso un supporto concreto a favore della micro-piccola-media impresa locale che smaltisce i rifiuti, usa le energie rinnovabili, promuove le attività culturali legate alla tutela ambientale e alla valorizzazione del territorio e che ha la volontà di realizzare iniziative produttive o di servizio compatibili con le finalità istitutive del Parco.

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