Porta a porta nei condomini, amministratori sul piede di guerra: “Messina Servizi non rispetta l’ordinanza del Tar, cittadini costretti a usare i mastelli collettivi”

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Porta a porta a Messina: gli amministratori di condominio tornano a denunciare alcune anomalie nella consegna dei kit. La replica di Lombardo: “Non è vero, siamo in linea con l’ordinanza”

Il servizio porta a porta a Messina ancora al centro del dibattito degli amministratori di condominio, che quest’oggi sono tornati a denunciare alcune “anomalie” nella distribuzione dei kit di raccolta e a gridare a gran voce una “palese violazione” dell’ordinanza del Tar di Catania in merito alla scelta tra mastelli individuali e mastelli collettivi nei condomini.

In alcuni condomini di Messina sembrerebbe infatti che alcuni residenti, a seguito del sopralluogo di un ispettore inviato da Messina Servizi, si siano visti costretti ad usufruire dei mastelli condominiali anziché quelle singoli, sebbene recentemente il Tar con un’ordinanza abbia riconosciuto in capo ai cittadini il diritto di scegliere per quale tipo di sistema di raccolta optare, cioè tra il sistema di raccolta collettivo (insieme a tutti i condòmini, con mastelli condominiali) o individuale (con mastelli singoli per ogni famiglia).

Forse l’amministrazione comunale non ha abbastanza mastelli?” Si domandano gli amministratori.

Circa un mese fa ho richiesto un accesso agli atti per avere comunicazione su quanti mastelli singoli e condominiali sono stati effettivamente acquistati dall’Amministrazione, ma al momento non ho ricevuto nessuna risposta”- rincara la dose l’ex consigliere comunale Zuccarello.

La replica di Lombardo: “Gli amministratori di condominio interpretano in modo errato l’ordinanza del Tar”

“Si continua ad interpretare in modo errato l’ordinanza del Tar che in verità non è mai entrata nel merito del sistema di raccolta differenziata in città. Messinaservizi Bene Comune si sta limitando ad attuare quanto previsto dal regolamento comunale per la raccolta differenziata, e non è vero che non sono stati comprati mastelli in numero adeguato per il fabbisogno di tutte le utenze registrate”. A dirlo Giuseppe Lombardo, presidente di Messinaservizi Bene Comune rispondendo alle affermazioni dell’ex consigliere comunale Daniele Zuccarello. “Ad oggi – prosegue Lombardo – sono stati distribuiti oltre 30 mila kit per utenze singole e per condomini fino ad otto unità abitative, e sono stati serviti oltre mille condomini con i carrellati per le utenze condominiali. Non è vero inoltre che non gli è stato consentito l’accesso agli atti. L’ex consigliere Daniele Zuccarello invece di fare inutili voli pindarici dica apertamente che è contro la raccolta differenziata. Tutto il resto sono solo frasi pretestuose e fuori luogo che non rappresentano la verità dei fatti”.

Scarichi fognari nei condomini

Un altro aspetto evidenziato oggi nell’incontro pubblico organizzato dal Comitato amministratori condominiali messinesi è quello della responsabilità degli amministratori in merito alla certificazione degli scarichi delle acque nere e bianche.
“La certificazione della regolarità degli allacci riguarda non solo l’intero stabile ma anche i singoli appartamenti all’interno del condominio – ha ribadito l’Avvocato Enzo Velini-Per fare ciò gli amministratori dovranno inevitabilmente rivolgersi a dei tecnici e ciò comporterà una spesa a condominio che potrebbe variare dalle 500 alle 3000 euro. In caso di mancata o irregolare certificazione, le conseguenze sono gravissime e comportano anche la revoca dell’abitabilità dello stabile/abitazione“. Gli amministratori di condominio circa un mese fa hanno chiesto la proroga dei termini previsti dall’ordinanza per le certificazioni. I termini previsti dall’ordinanza sono già scaduti e al momento a Palazzo Zanca è in corso un interlocuzione con uffici competenti. All’incontro di stamattina hanno preso parte, oltre all’avvocato Velini e all’ex consigliere Zuccarello, Domenico Fama, l’avvocato Vallone, Rossana Esposito e l’avvocato Bottari.

 

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