Reggio Calabria, incidente mortale sulla SS106. Marziale: “puntare sul piano della prevenzione sulla sicurezza stradale e a suggerirlo è l’ennesima fuga al cospetto di chi rimane per terra dopo un sinistro che lo coinvolge in prima persona”
“Bisogna lavorare molto sul piano della prevenzione sulla sicurezza stradale e a suggerirlo è l’ennesima fuga al cospetto di chi rimane per terra dopo un incidente che lo coinvolge in prima persona”. È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che si dice “addolorato per la morte di Alessandro, il quindicenne di Bianco deceduto per le ferite riportate nello scontro con un’auto su quella maledettissima statale 106 ionica”. “Un incidente – continua il Garante – è qualcosa di non voluto, un evento che si manifesta per responsabilità proprie o altrui, ed è qualcosa che comunque, fermo restando lo stato di alterazione emotiva che all’istante ci pervade, deve vederci impegnati a soccorrere la parte più compromessa, le persone ferite più di noi. É un processo culturale da assorbire, facendo leva proprio sulla consapevolizzazione che il nostro agire può almeno salvare la vita agli altri”.
Marziale conclude: “l’educazione stradale, anche nei suoi risvolti psicologici, dovrebbe entrare a far parte di programmi didattici obbligatori, perché solo l’educazione può prevenire. Alla famiglia dell’adolescente deceduto manifesto il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza”.