Rosanna Scopelliti: “sono molto felice per la grande partecipazione all’iniziativa di oggi a Catanzaro a sostegno del lavoro del procuratore Gratteri”
“Mi auguro che chi ha partecipato alla manifestazione a Catanzaro a sostegno del lavoro di Nicola Gratteri non lo abbia fatto per delegare solo ad una persona, l’ennesimo eroe, l’ennesimo simbolo, il contrasto alle mafie”, è quanto scrive sul suo profilo facebook, Rosanna Scopelliti. “Decine, centinaia di magistrati – prosegue- hanno combattuto e combattono il malaffare sacrificando ogni giorno la propria libertà e i propri affetti, in alcuni casi anche la propria vita. Il mio pensiero oggi va anche a tutti loro. Come ripete spesso Don Luigi Ciotti: “Loro sono morti perché noi non siamo stati abbastanza vivi”. E cosa significa essere vivi? Indignarsi? Manifestare? Non basta. Adesso, ripiegati gli striscioni, con lo stesso entusiasmo nel cuore bisogna assumersi la responsabilità di comprendere fino in fondo le parole di Gratteri, che non sono semplici e scontate: “Riprendere gli spazi liberati da magistratura e forze dell’ordine” non è un invito alla guerra civile, ma un’esortazione alla responsabilità, alla capacità di rifiutare ogni logica di connivenza. A cominciare dal sempreverde “così fanno tutti”. Quello che vorrei percepire nei giorni a venire –aggiunge– è una consapevolezza diversa di sè stessi da parte dei calabresi. Una comunità intransigente ed esigente che forte dei propri valori sia in grado di abbandonare alibi e scoramenti in favore di una giusta pretesa di normalità. Vorrei vedere donne e uomini in grado di comprendere che se la ‘ndrangheta è un tremendo cancro per la nostra terra, altrettanto pericoloso e letale è il consenso dato alla cattiva politica. Quella che per anni ha gestito il potere in maniera quasi dinastica con l’unico scopo di garantire sè stessa e gli interessi dei propri “compari”. Perché è facile dire: “non si fa perché c’è la ‘ndrangheta”, più difficile è dire: “si fa nonostante la ‘ndrangheta”. Ed è questo lo spirito che dovrà accompagnarci nei prossimi mesi, e soprattutto nelle prossime settimane. Decisive per la nostra regione. Dare un senso alla nostra voglia di libertà. Guardarci negli occhi e capire se vogliamo essere protagonisti o spettatori del nostro avvenire. E per essere protagonisti la piazza, non basta. Bisogna costruire non con i proclami ma con costanza, impegno, competenza e amore per la nostra Calabria”, conclude Scopelliti.