Polemiche sul biodigestore della Piana, l’amministrazione comunale di Cinquefrondi: “non sapevamo nulla della realizzazione dell’impianto”

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Polemiche sul biodigestore di Rosarno, l’amministrazione comunale di Cinquefrondi: “alle riunioni alle quali abbiamo partecipato mai è stato posto all’ordine del giorno in una discussione collettiva il tema della realizzazione dell’impianto”

“A seguito delle polemiche insorte sull’ipotesi di localizzazione di un sito per la realizzazione di un impianto di conferimento della frazione organica nell’Ambito di Raccolta Ottimale della Piana di Gioia Tauro, quali rappresentanti del Comune di Cinquefrondi teniamo a precisare che alle riunioni alle quali abbiamo partecipato mai è stato posto all’ordine del giorno in una discussione collettiva il tema della realizzazione dell’impianto suddetto”, è quanto scrivono in una nota il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, e l’assessore al ciclo dei rifiuti, Flavio Loria.L’assemblea dell’Associazione “Città degli Ulivi” del 05/07 u.s. tenutasi a Rosarno – prosegue la nota– non aveva quale punto di discussione tale tema: solamente da qualche intervento, in quella circostanza abbiamo potuto apprendere della manifestazione di volontà del Comune di Rosarno, peraltro mai discussa neanche in separata sede alla nostra presenza, di concedere l’area di contrada Zimbario per la realizzazione di un c.d. Biodigestore. Quindi, solo al fine di ricondurre a verità quanto oggi presente sugli organi di informazione, tutto è passato senza alcuna formale assunzione di responsabilità del Comune di Cinquefrondi rispetto a tale scelta, evidentemente non condivisa con tanti. Certamente ci preoccupa lo stato dell’arte del sistema della gestione dei rifiuti, in particolare quello dell’ATO RC, perché a distanza di oltre un decennio, tra commissariamento e piano regionale, non si è riusciti a realizzare un sistema, neanche lontanamente virtuoso, che possa chiudere con la garanzia della tutela dell’ambiente il ciclo dei rifiuti nella regione nonché nel nostro ambito. Per quanti, come i sottoscritti, nati e cresciuti politicamente con le importanti battaglie ambientali nella Piana, quale proprio quella sull’inceneritore che continua a pesare come un macigno sulla popolazione pianigiana, constatare lo stato dell’arte, e una certa mistificazione politica, non concorre a favorire l’ottimismo per una celere e positiva realizzazione di quanto da noi auspicato nell’interesse della natura e dell’economia delle nostre genti”, conclude la nota.

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