Palmi: l’orchestra Sofia Sinfonietta conquista il pubblico

  • Sofia Sinfonietta Casa Palmi
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Palmi: l’orchestra Sofia Sinfonietta conquista il pubblico. Un gremito auditorium della casa della Cultura Repaci ha ospitato l’evento internazionale targato associazione Amici della Musica Nicola Manfroce e Ama Calabria

Note sapienti che, viaggiando all’unisono, legano persone e ricreano l’atmosfera di festa delle grandi occasioni. Questo l’incanto che ha appassionato il pubblico del gremito auditorium della casa della Cultura Leonida Repaci di Palmi, in occasione del concerto di Capodanno con cui, ormai da tempo, l’associazione Amici della Musica Nicola Manfroce impreziosisce il suo calendario di eventi. Quest’anno la magia di queste note benauguranti è stata quella della Sofia Sinfonietta, diretta dal maestro Vyacheskav Redya (che ha sostituito il maestro Svilen Simeonov). Una eccellenza in Europa, e non solo, e una delle più significative formazioni sinfoniche del panorama internazionale contemporaneo, la Sofia Sinfonietta ha conquistato il pubblico per padronanza, sapienza e capacità di incarnare e diffondere gioia ed emozione: un’unica creatura, espressione di 52 talenti di tutte le età. Un’indimenticabile tappa calabrese, quella di Palmi, dopo la quale la Sofia Sinfonietta concluderà il suo tour italiano a Potenza, prima di rientrare in Bulgaria.

“Uno straordinario concerto che siamo lieti di aver proposto al pubblico e che ogni anno è davvero molto atteso. Desideriamo – ha sottolineato il presidente dell’associazione Amici della Musica Nicola Manfroce, Antonio Gargano – procedere su questa scia delle grandi orchestre per conferire a questo appuntamento con il concerto di Capodanno e con questa tradizione il prestigio e lo spessore che merita. Dopo questo incontro con l’armonia, proseguiamo con la prosa. Il prossimo 17 gennaio l’auditorium comunale di Polistena, ospiterà Lampi, quattro atti del drammaturgo russo Anton Checov interpretati da Giulio Casale, Giusy Barone e Alberto Basaluzzo con la regia di Gianluca Ghnò. Uno spettacolo da non perdere. Annuncio altresì che sono stati aggiunti due appuntamenti uno con l’Ecuba di Nicola Manfroce, giudicata dal Giornale della Musica come una delle migliori al mondo e che sarà riproposta attraverso il filmato della performance realizzata nell’ambito del festival di Martina Franca, e un altro con il ritmo argentino e il talento dei ballerini dello spettacolo Noches de Buenos Aires, programmato al teatro Cilea di Reggio Calabria il prossimo 8 marzo”, ha concluso il presidente dell’associazione Amici della Musica Nicola Manfroce, Antonio Gargano.

Il concerto della Sofia Sinfonietta, cofinanziato nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali 2018 della Regione Calabria, con il contributo del Mibact, si è aperto con le note di Felix Mendelssohn e il suo omaggio all’Italia con la sinfonia Op. 90 n. 4 nota appunto come Italiana. Poi il viaggio nella musica universale di Johann Strauss figlio (Valzer dell’Imperatore, Annen Polka, Polka del Cucù, Polka Sotto Tuono e fulmini, Tritsch-Tratsch-Polka e l’intramontabile e vibrante Sul Bel Danubio Blu) fino a Jacques Offenbach, di cui è stata eseguita l’Ouverture da Orphée aux Enfers” (Orfeo all’Inferno), e a Tchaikovsky con il gioioso Valzer dei fiori. Un crescendo di note ed emozioni culminato nella solenne e immancabile marcia del Radetzky di Johann Strauss padre, composta in onore del maresciallo Josef Radetzky per celebrare la riconquista austriaca di Milano dopo i moti rivoluzionari in Italia del 1848.

Fondata nel 1972 dagli eminenti violinisti bulgari Dina Schneidermann ed Emil Kamilarov, la Sofia Sinfonietta nel 1987 si è trasformata nel Collegium Musicum-Bankya, nel 2003 si è ampliata e, crescendo ancora negli anni successivi, nel 2006 ha conquistato lo status di Orchestra. “Sono tornato in Italia ed in Calabria con molto piacere. Di questo Paese mi resta sempre nell’anima il calore del sole e negli occhi la bellezza della natura, la stessa bellezza che secondo Dostoevskij salverà il mondo, la stessa bellezza che è propria della musica, del suo linguaggio universale, della sua capacità di unire popoli e oltrepassare barriere e confini. Mi sento particolarmente onorato di essere a Palmi. Conosco e apprezzo l’opera del grande Francesco Cilea nato qui”, ha commentato il maestro Vyacheskav Redya.

Il concerto di Capodanno si incastona in un programma ricco anche di prosa e teatro che già, nelle prossime settimane, nella cornice dell’auditorium comunale di Polistena, proporrà Lampi, quattro atti del drammaturgo russo Anton Checov interpretati da Giulio Casale, Giusy Barone e Alberto Basaluzzo con la regia di Gianluca Ghnò (17 gennaio), Stupidorisiko una geografia di guerra, spettacolo promosso da Emergency, scritto e diretto da Patrizia Pasqui e interpretato da Mario Spallino (24 gennaio), Wow appuntamento con l’arte internazionale dell’illusionismo con Luca Bono, accompagnato da Marco Aimone e Sabrina Iannece (7 febbraio), e Regalo di Natale, trasposizione teatrale con adattamento di Sergio Pierattini e regia di Marcello Cotugno del film di Pupi Avati del 1986 (anticipato all’11 febbraio).

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