Reggina, oggi hai vinto lo stesso: risposta da Capolista, superiorità netta sul Bari e nuovo slancio di entusiasmo per le ultime 15 battaglie

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Anche se sul campo ha pareggiato, oggi, in realtà, la Reggina ha vinto. Ha vinto lo stesso. Ecco perché

“Importante è non perdere oltre a ritrovare la squadra che fino a due mesi fa lasciava briciole agli avversari”. E’ il pensiero comune del tifoso amaranto alla vigilia di Reggina-Bari, o anche ciò che lo stesso sperava. Sperava in un segnale, in una risposta. E quella è arrivata. Positiva. Anche se sul campo ha pareggiato, oggi, la Reggina, in realtà ha vinto. Ha vinto lo stesso. Ha vinto perché ha dimostrato di essere capolista non per caso (anche se in realtà non c’era bisogno di dimostrarlo), ha vinto perché ha dimostrato di essere superiore al Bari. Sul campo, giudice supremo. Ha vinto perché è tornata a fare la voce grossa rispetto all’avversario (come fino alla gara di Teramo).

Highlights Reggina-Bari, la perla di Denis ed il discusso pareggio ospite [VIDEO]

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Quei famosi… 10 motivi

Non vorremo essere ripetitivi, ma non per nulla sembrano trovare risposta i “nostri” 10 motivi per cui rimanere ottimisti. Lo scrivemmo giovedì, il giorno dopo una serata amara. Ed era più difficile, perché qualche certezza era stata minata. Oggi no, è diverso. E’ più facile. Noi non possiamo essere tra quelli che “ora salgono sul carro dei vincitori”. No. Noi siamo tra quelli del “ve l’avevamo detto”. Non perché siamo professori, ma perché credevamo nelle potenzialità di una squadra che, secondo tanti, vista la partita di mercoledì oggi avrebbe dovuto perdere 0-3.

Se il Bari è questo…

Cosa ne esce fuori, invece? Ne esce fuori un risultato bugiardo. Un risultato figlio di quei famosi e tanto nominati episodi che spesso determinano una partita. L’episodio, questa volta, sorride al Bari. E per fortuna loro. Perché i pugliesi, fuorché difendersi in maniera compatta, non fanno altro. Il trio di centrocampo biancorosso perde nettamente il confronto rispetto a De Rose-Bianchi-Sounas, le fasce sono di proprietà di Rolando e Blondett (adattato, ricordiamolo) e Denis fa un po’ quello che vuole. Ah, per la cronaca. Guarna non ha dovuto mettere i guanti a lavare a fine partita.

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Un particolare bello grande e grosso

Insomma, ritornando al discorso dei 10 motivi per cui rimanere ottimisti, c’è fiducia. Il Bari visto oggi non sembra poter lottare per il primo posto (se gli amaranto, come oggi, tornano ad essere quelli di sempre), e non fa quindi paura. Ma soprattutto, come già evidenziato in sede di pagelle, c’è un particolare. Un particolare grande e grosso che di nome fa German e di cognome fa Denis. Se all’andata era stato decisivo con più di un gol importante, adesso – oltre a segnare – fa davvero la differenza. E non sono frasi fatte. La sua presenza, in area, è imponente. Imponente a tal punto da “oscurare” quella di Corazza, diventato più “operaio”. El Tanque fa tutto: lavoro sporco, di sponda, spalle alla porta, viene incontro al pallone e lo scambia coi compagni, apre il gioco. E fa tutto bene, senza sbavature. Ah, da non sottovalutare: segna i gol. Quello di oggi ancora più bello di quello di mercoledì.

Atmosfera d’altri tempi e altre categorie

Ultima, ma non per importanza, la parentesi legata al pubblico. Chi non era presente probabilmente non lo può capire. Oggi, l’atmosfera, era da Serie A. Spettacolo da una parte e dell’altra, striscioni e coreografie mozzafiato, 16 mila cuori a spingere i propri beniamini. E un pari. Sul campo, però. Perché oggi, la Reggina, ha vinto lo stesso…

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