Regionali, Santelli e Cannizzaro con Princi per l’inaugurazione della segreteria: “uniti si vince, non la campagna elettorale ma per ricostruire la Calabria
“Uniti si vince, non la campagna elettorale ma per ricostruire la Calabria”. Con queste parole l’onorevole e candidata a Presidente per il centrodestra Jole Santelli ha battezzato, insieme all’onorevole Francesco Cannizzaro, la segreteria politica di Stefano Princi che, ringraziando per la fiducia si è rivolto alla Santelli con una preghiera: “A nome di tutti i lavoratori precari, che da decenni vivono una situazione di totale incertezza, chiedo che la loro sorte sia una delle priorità. So che non sarà facile ma se riuscissi a vincere questa sfida vorrei continuare la mia battaglia da un altro punto di vista. C’è un’emorragia di giovani costretti a scappare e il problema è sempre lo stesso: il lavoro. Non solo per i giovani ma anche per tutti i padri di famiglia che non riescono più ad essere ricollocati nel mercato del lavoro. Noi dobbiamo essere per loro un punto di riferimento, lavorare per trovare soluzioni concrete per dare risposte in primis a chi soffre la piaga della disoccupazione perché, non mi stancherò mai di dirlo, il lavoro è dignità. Chi vincerà e siederà in Consiglio per rappresentare la Calabria porta con sé un bagaglio di esperienza. Vorrei trasferire le mie competenze, con l’umiltà che ha sempre contraddistinto il mio operato, per contribuire ancora a cambiare la vita di tante persone. Anche se io non dovessi farcela, sarò a disposizione per collaborare e contribuire. Per noi la priorità, il vero cavallo di battaglia, rimarrà l’assorbimento totale del bacino di LSU/LPU. La nostra missione deve essere quella di stabilizzarli all’interno della pubblica amministrazione e non per fare un’elemosina ma perché è un loro diritto. Saranno messe sotto lente d’ingrandimento tutte le leggi regionali riferite al precariato, come la legge 15, 31e 40. Per non parlare degli stagisti e tutti coloro che sono coinvolti sotto forma di politica attiva come tirocinanti provenienti dal bacino dell’ex mobilità in deroga. Per loro la sfida sarà eliminare la forma di tirocinio e creare le condizioni per stabilizzare i tanti precari coinvolti che conosco personalmente e per i quali non ho mai smesso di lottare”.