Reggio Calabria, l’amministrazione comunale di Locri: “un plauso e un grazie di cuore agli uomini del Gruppo Guardia di Finanza per l’importante operazione che ha smascherato ben 237 soggetti che approfittavano di benefici destinati a soggetti bisognosi”
“Un plauso e un grazie di cuore agli uomini del Gruppo Guardia di Finanza di Locri per l’importante operazione che ha smascherato ben 237 soggetti che approfittavano di benefici destinati a soggetti bisognosi. Sosteniamo con convinzione e determinazione l’importante percorso di legalità e controllo avviato dalle Forze dell’ordine sul nostro territorio”. Con queste parole e con l’affermazione “Noi siamo con lo Stato” il sindaco Giovanni Calabrese interviene sulla notizia dell’operazione “Salasso” che ha portato allo scoperto malfattori che usufruivano illecitamente di sussidi non spettanti, tra cui il reddito di cittadinanza attiva. Infatti, nell’ambito dell’attività istituzionale in materia di spesa pubblica finalizzata al contrasto di indebite percezioni del Reddito di Cittadinanza – si legge nella nota diffusa dalla GdF- i Finanzieri del Gruppo di Locri, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, al termine di un’articolata e complessa attività d’indagine, hanno individuato n. 237 soggetti, tutti residenti nel territorio della Locride, che avevano richiesto il sussidio, da aprile a dicembre del 2019, in assenza dei previsti requisiti. L’attività è scaturita dall’analisi della numerosa platea di soggetti già denunciati per i fenomeni dei “falsi braccianti agricoli” nonché dei “falsi rimborsi fiscali”: tra di essi infatti ne sono stati individuati molteplici che avevano richiesto ed ottenuto anche la misura del reddito di cittadinanza. Gli accertamenti cessanti sul territorio e le azioni di monitoraggio e trasparenza attivate dagli uomini della Guardia di Finanza, brillantemente guidati dal Comandante Capitano Giorgio Silvestri e dal Comandante provinciale Colonnello Flavio Urbani, hanno permesso, dunque, di scoprire che senza scrupoli e ritegno si aggiravano delinquenti a spese dello Stato e della povera gente. “Condanniamo tale azione – chiosa Calabrese-. Dico solo che questi soggetti dovrebbero vergognarsi e pagare fino all’ultimo quanto truffato, oltre scontare gli anni di carcere, come previsto. Il reddito di cittadinanza, come altri sussidi, sono molto importanti per chi ha davvero i requisiti e ha necessità di sostentamento per se stessi e per le famiglie. Non possiamo più tollerare i furbetti e i mascalzoni. Servono misure di contrasto, non solo nella prevenzione, ma anche nelle condanne. L’intervento della Guardia di finanza speriamo serva a chi crede di essere più scaltro dello Stato, e chi viola ogni legge e abusa delle misure di assistenza”.