Regionali Calabria, Calderoli: “la Santelli è una donna coraggiosa e preparata, sarà un ottimo presidente di Regione”

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Regionali, Calderoli: “applaudo le parole, e il comportamento dimostrato con i fatti, della collega Santelli, candidato presidente della Regione Calabria, che pubblicamente ha raccontato come riesca a conciliare perfettamente il suo percorso di guarigione da un tumore con la sua attività politica”

“Applaudo le parole, e il comportamento dimostrato con i fatti, della collega Jole Santelli, candidato presidente della Regione Calabria, che pubblicamente ha raccontato come riesca a conciliare perfettamente il suo percorso di guarigione da un tumore con la sua attività politica. E la applaudo anche per aver rivendicato con orgoglio la sua scelta di farsi curare in una struttura della sua Calabria, nonostante i noti problemi della sanità calabrese”. E’ quanto afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato ed esponete della Lega. “La Santelli – assicura – sarà un ottimo presidente per una Regione che ha tanti problemi, ma anche enormi potenzialità, come la Calabria: è un politico esperto e preparato, ma anche una donna forte e coraggiosa come ha dimostrato nella sua battaglia contro il cancro, una battaglia che ti fortifica e inevitabilmente ti rende una persona migliore rispetto a quanto eri prima. Parlo per esperienza diretta, avendo vinto la mia guerra contro il cancro dopo anni di cure e tante operazioni e ricoveri”. “E anch’io, come Jole Santelli – prosegue il leghista – ho combattuto la mia battaglia contro il tumore continuando sempre a portare avanti il mio impegno e la mia passione, continuando a fare politica, continuando ad andare in Senato a fare il mio lavoro, girando l’Italia per incontrare la gente e ascoltarla”. “Per cui complimenti a Jole Santelli per aver dimostrato che, pur combattendo contro un male difficile e debilitante, si può continuare a lavorare e a coltivare le proprie passioni: la Calabria ha bisogno di un presidente come lei”, conclude.

Jole Santelli: “combatto la malattia a testa alta, prima di accettare la candidatura ho chiesto al mio oncologo se avrei potuto onorare il mandato di 5 anni”

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