Coronavirus, la preoccupazione di Federalberghi: “a febbraio presenze cinesi pari a zero”. E a Roma il fatturato cala del 30%

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Coronovairus, Alessandro Nucara (dg Federalberghi) è preoccupato: “a febbraio presenze cinesi pari a zero”. Il blocco dei voli penalizza il turismo

Desta preoccupazione il Coronavirus che si sta diffondendo in Cina. Molte nazioni per evitare che la situazione degeneri in modo più grave hanno scelto di bloccare i voli da e per lo stato asiatico. La scelta però va chiaramente a penalizzare le strutture alberghiere, che normalmente ospitano turisti cinesi: “l’impatto sarà importante, a febbraio, con i voli chiusi, avremo presenze cinesi pari a zero”, lo afferma Alessandro Nucara, direttore generale Federalberghi, durante la trasmissione 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella in onda su Radio 24. “Ogni anno ci sono 5 milioni e 300mila presenze cinesi in Italia. Quest’anno saremmo arrivati a 6 milioni di notti dormite in alberghi. Questo blocco determinerà una frenata, le presenze di febbraio previste erano 400mila circa, avremo numeri pari a zero”–  aggiunge preoccupato il direttore Nucara aggiunge – . Poi conclude: “ci sono turisti cinesi che spendono fino a 2000 euro al giorno, c’è tutta la componente importante dello shopping, i cinesi in Italia vengono per comprare italiano”.

Roma, turismo in perdita del 30%: disdette a raffica di ospiti cinesi

“Le disdette delle prenotazioni dei turisti cinesi, a cui si sommano anche quelle dei viaggiatori provenienti da paesi del Sud est asiatico e dai paesi adiacenti alla Cina, porteranno perdite significative per il settore ricettivo romano, stimate intorno al 30% del fatturato”. Lo dichiara Marco Misischia, presidente di Cna Turismo Roma. Per la Cna sono “tempi difficili per gli albergatori romani che oltre ad avere a che fare con un periodo non felicissimo, si trovano a fare i conti con una nuova emergenza, dettata dalla diffusione del Coronavirus”.

Virus Cina: primo caso di contagio accertato in Singapore

Il Singapore ha annunciato il primo caso di contagio da Coronavirus con trasmissione uomo a uomo. Il ministero della Sanità ha dichiarato di aver riscontrato altri sei casi, quattro dei quali riguardano la trasmissione da uomo a uomo, portando a 24 il numero delle infezioni nella città-stato. “Sebbene quattro di questi casi costituiscano una trasmissione locale, non ci sono ancora prove di una diffusa trasmissione nella comunità a Singapore”, ha affermato il ministero in una nota ufficiale.

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