Reggio Calabria, stamattina i professori Perna e Castrizio hanno illustrato le motivazioni del Referendum per la Regione dello Stretto
“Reggio Calabria e Messina stanno morendo. Una è completamente marginale in Calabria, l’altra in Sicilia. Non hanno voce in capitolo, non hanno chance di sviluppo. Noi stiamo proponendo questo Referendum per dare un futuro alle due città, che sono sempre state vicine. Ci sono millenni di pagine di storia che perlano per l’Area dello Stretto, è un processo naturale, è solo questione di tempo. Vogliamo questo Referendum, anche se il risultato sarà solo di bandiera, perchè vogliamo capire cosa pensa la gente e deve essere un messaggio forte. Se sta bene lo status quo, questo degrado, questa decadenza, questa marginalità Regionale, allora teniamoci tutto così com’è. Se invece vogliamo cambiare, abbiamo la possibilità di farlo con l’istituzione di una nuova Regione, la Regione dello Stretto. E’ quello che chiederemo con il Referendum. Serve un moto d’orgoglio, per indire il Referendum basterebbe che venisse richiesto da un terzo dei consiglieri comunali”. Così i professori Perna e Castrizio hanno illustrato stamattina al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, insieme allo scrittore Fabio Cuzzola e all’avvocato Francesco Zuccarello per il Touring Club di Reggio Calabria, le motivazioni che li hanno spinti a proporre il Referendum per la Regione dello Stretto.
Entrambi molto duri nell’analisi sul regionalismo e sul ruolo di Reggio in Calabria e di Messina in Sicilia, Perna e Castrizio hanno spiegato anche il quadro normativo e costituzionale all’interno del quale hanno intenzione di muoversi. Ecco le loro interviste ai microfoni di StrettoWeb: