Reggina, Ezio Brevi: “Mi hanno proposto un incarico qui di recente. Il passato? Mi porto dentro un’affermazione che mi dicevano sempre Foti e Martino”

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Ezio Brevi, colonna del centrocampo amaranto nei primi anni di Serie A, è stato ospite telefonico di ‘Buongiorno Reggina’

A centrocampo si alternavano tutti: Pirlo, Baronio, Cozza, meno che lui: Ezio Brevi. La tecnica e la fantasia nel calcio son sempre servite, a maggior ragione in una Reggina all’esordio assoluto in Serie A, ma non potevano essere nulla senza la corsa e i muscoli. In quella squadra, il rappresentate era Ezio Brevi, ex centrocampista amaranto tra l’altro presente a Reggio poco tempo fa nel giorno dell’inaugurazione dello store a Piazza Duomo. L’ex calciatore è stato ospite telefonico di ‘Buongiorno Reggina’ sul canale ufficiale del club.

IL PASSATO – “Ero alla soglia dei 30 anni, ero un vecchietto. Vedere la Serie A con una neopromossa, in quello stadio sempre stracolmo, è stato emozionante e gratificante. L’affermazione che mi son sempre portato dentro è ciò che mi dicevano il presidente Foti e il direttore Martino: ‘fai l’operaio’. Mi son tenuto stretto questa frase e ne ho fatto tesoro perché ho capito che con le mie caratteristiche potevo dare un grande apporto. Certo, a Reggio si compensava il mio lavoro con quello di compagni molto più tecnici”.

LA PROPOSTA DI TAIBI – “Io ho deciso di vivere qua in Umbria, di fare calcio qui. Ma ringrazio Taibi perché mi ha dato una bella opportunità: mi ha chiesto se volessi allenare la Berretti o fare l’osservatore”.

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