Reggio Calabria, Operazione “Eyphemos” contro la ‘Ndrangheta. Arrestato per “scambio elettorale politico mafioso” e posto ai domiciliari il Sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, neo Consigliere Regionale, Domenico Creazzo. Tra gli indagati anche il parlamentare di Forza Italia Marco Siclari
La Dda di Reggio Calabria ha chiesto l’autorizzazione a procedere all’arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari coinvolto nell’operazione della Procura distrettuale diretta da Giovanni Bombardieri contro la cosca “Alvaro” di Sinopoli. L’ipotesi di reato è scambio elettorale politico-mafioso. A mettere in contatto il parlamentare con Domenico Laurendi, esponente della cosca, sarebbe stato Giuseppe Galletta Antonio, medico ed ex consigliere provinciale di FI a Reggio Calabria. “Con l’intermediazione di Galletta – scrivono gli inquirenti – Marco Siclari accettava la promessa di procurare voti da parte del Laurendi in cambio di soddisfare gli interessi e le esigenze della associazione mafiosa. Tra i primi vantaggi ottenuti su richiesta del clan, il trasferimento di Annalisa Zoccali, parente di Natale Lupoi, cognato degli Alvaro, una dipendente delle Poste italiane, a Messina. Con l’aggravante del fatto che Marco Siclari, a seguito dell’accordo, era stato eletto nella relativa consultazione elettorale politica“. Marco Siclari è stato eletto al Senato nel collegio uninominale n.4 della Calabria con una percentuale del 39,59%, riuscendo ad ottenere a Sant’Eufemia d’Aspromonte 782 voti, pari al 46,10%, mentre nel limitrofo Comune di Sinopoli 435 voti, pari al 63,41%.
Reggio Calabria, storica operazione “Eyphemos” contro la ‘Ndrangheta: 65 arrestati, tutti i NOMI. Duro colpo a importanti politici di Centro/Destra [DETTAGLI]
Con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso è stato messo agli arresti domiciliari anche il neo consigliere regionale calabrese di Fratelli d’Italia e sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Reggio Calabria) Domenico Creazzo. La decisione nell’ambito dell’operazione, denominata ‘Eyphemos’, condotta dalla polizia e dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro la cosca Alvaro, cha ha portato a 65 arresti. Finanziere e Sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Creazzo è stato il più votato nella lista di Fratelli d’Italia con 8.033 preferenze nella circoscrizione di Reggio Calabria alle Elezioni Regionali del 26 Gennaio scorsi. Creazzo, “nel coltivare e realizzare il progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali del gennaio 2020, si era rivolto alla ‘ndrangheta – in particolare a Domenico Laurendi – dapprima attraverso il fratello Antonino Creazzo, in grado di procacciare voti, in cambio di favori e utilità, grazie alle sue aderenze con figure apicali della cosca Alvaro e poi direttamente, al fine di sbaragliare gli avversari politici“, si legge in una nota della Questura.
‘Ndrangheta: Operazione “Eyphemos”. Arrestati boss, elementi di vertice, luogotenenti e nuove leve della cosca ALVARO. Determinanti le intercettazioni.Gli interessi illeciti della locale Eufemiese. Le estorsioni e il traffico droga
Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, i poliziotti del Commissariato di Palmi [RC] e della Squadra Mobile del capoluogo reggino hanno arrestato elementi di vertice della cosca ALVARO, boss storici, personaggi di spicco, luogotenenti e nuove leve dell’articolazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Fra essi figurano il boss Cosimo Alvaro detto Pellicciaa cui il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere perché detenuto per altra causa, Domenico Alvaro detto Micu classe 1977, Salvatore Alvaro detto Turi Pajecoclasse 1965, Francesco Cannizzaro, alias “Cannedda” classe 1930 [che partecipò allo storico summit di Montalto nel 1969], Cosimo Cannizzaro, alias “spagnoletta” classe 1944, Domenico Laurendi, alias “Rocchellina”, imprenditore ed elemento di primissimo piano della ‘ndrangheta eufemiese.
Le indagini sono state condotte con l’irrinunciabile ricorso alle intercettazioni grazie alle quali è stato possibile individuare le gravi vicende criminali che hanno determinato il graduale potenziamento dell’articolazione di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte e quindi degli ALVARO. Oggi il clan ALVARO è una potente cosca della ‘ndrangheta unitaria, operante nella provincia di Reggio Calabria, in altre regioni dell’Italia e all’estero, che trova la sua forza anche nei legami con altre potenti cosche e nei solidi rapporti di alleanza con altre famiglie ‘ndranghetistiche. L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria fa luce sui diversificati interessi illeciti della cosca di Sant’Eufemia d’Aspromonte, svelando un accentuato dinamismo nel sistematico ricorso ad attività estorsive nei confronti di operatori economici e titolari di imprese. Estorsioni per alcune decine di migliaia di euro venivano imposte, con minacce anche ambientali, agli imprenditori durante l’esecuzione di lavori pubblici nel comune di Sant’Eufemia (rifacimento di edifici, risanamento del dissesto idrogeologico, risparmio energetico degli impianti di pubblica illuminazione, completamento di strade) e in centri viciniori (ristrutturazione di un edificio scolastico di San Procopio). Ad alcuni titolari di imprese impegnate nell’esecuzione dei suddetti lavori veniva imposta, con la forza dell’intimidazione derivante dall’appartenenza alla cosca, l’assunzione di maestranze di ditte ad essa riconducibili.La cosca gestiva anche un lucroso giro di sostanze stupefacenti e infatti diversi affiliati sono stati arrestati con l’accusa, a vario titolo, di cessione, acquisto, coltivazione, tentata importazione, offerta in vendita di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina e marijuana.
‘Ndrangheta: Operazione “Eyphemos”. L’azione pervasiva della ‘ndrangheta nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Arrestati Vice Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale, Responsabile dell’Ufficio Tecnico e Consigliere comunale di minoranza
Con la sua azione pervasiva, la‘ndrangheta è riuscita a collocare propri membri ai vertici del governo, dell’assemblea elettiva e all’interno degli apparati dell’amministrazione comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Con il ruolo di capo, promotore ed organizzatore dell’associazione mafiosa è stato arrestato in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere il Vice Sindaco, Cosimo Idà, artefice di diverse affiliazioni che avevano determinato un forte attrito con le altri componenti del locale di ‘ndrangheta eufemiese e l’alterazione degli equilibri nei rapporti di forza tra le varie fazioni interne allo stesso. Con la contestazione di partecipazione all’associazione mafiosa sono stati arrestatiin esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Alati quale mastro di giornata della cosca, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico ingegnere Domenico Luppino, referente della cosca in relazione agli appalti pubblici del comune e Domenico Forgione, inteso “Dominique”, consigliere comunale di minoranza, che aveva il compito di monitorare gli appalti del comune per consentire l’infiltrazione da parte delle imprese riconducibili alla cosca eufemiese.