Coronavirus, Conte al Senato: “prova durissima per l’Italia. La nostra battaglia non conosce confini, si sviluppa da Nord a Sud”

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Coronavirus: il Premier in Senato per un’informativa sull’emergenza. Conte: “stiamo affrontando un’emergenza senza precedenti”

Dopo aver riferito alla Camera, il Premier Giuseppe Conte informa il Senato sugli atti adottati e per fare un punto della situazione sull’emergenza Coronavirus. “La diffusione dell’epidemia da Coronavirus ha innescato, in Italia e in Europa, una crisisenzaprecedenti, che sta esponendo il nostro Paese a una prova durissima. La necessita’ di contenere il contagio ci sta costringendo a misurarci con nuove abitudini di vita, con un impatto negativo sull’intero sistema produttivo, che coinvolge imprese, famiglie, lavoratori”, esordisce così il presidente del Consiglio. .Il premier ha rimarcato che l’Esecutivo ha adottato “misure di precauzione già dal 22 gennaio, ben prima che l’Oms decretasse il Coronavirus emergenza di salute pubblica”.

Coronavirus: il commosso ricordo di Conte delle vittime

Non avremmo mai pensato, in questo nostro Paese, di questi tempi, di guardare immagini in cui sfilano file di autocarri dell’esercito cariche di bare di nostri concittadini. Ai loro familiari va il mio, il nostro partecipe pensiero e la nostra commossa vicinanza. Permettetemi di rivolgere, da quest’Aula, anche un sentito ringraziamento agli sforzi straordinari di tanti medici, infermieri e di tutti coloro che in questi giorni difficili rischiano la vita per salvare quella degli altri”, afferma Giuseppe Conte durante l’informativa al Senato.

Coornavirus, Conte: “la nostra battaglia non conosce confini, si sviluppa da Nord a Sud”

La nostra battaglia non conosce confini, si sviluppa da Nord a Sud”, è quanto ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa sull’emergenza che ricalca quella di ieri nell’Aula della Camera.

Coornavirus, Conte al Senato: “per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale -prosegue- siamo stati costretti a limitare alcune delle libertà fondamentali garantite dalla Costituzione”

Abbiamo sperimentato – primi in Europa – un percorso normativo volto a contemperare, da una parte, l’esigenza di tutelare al massimo grado il bene primario della salute dei cittadini e, dall’altra, la necessità di assicurare adeguati presìdi democratici“, afferma Giuseppe Conte al Senato. “Per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale –prosegue– siamo stati costretti a limitare alcune delle libertà fondamentali garantite dalla Costituzione, in particolare la libertà di circolazione e soggiorno, la libertà di riunione nelle sue varie forme, la libertà di coltivare financo di contenere pratiche religiose. I princìpi ai quali ci siamo attenuti nella predisposizione delle misure contenitive del contagio sono stati quelli della massima precauzione, ma, contestualmente, anche della adeguatezza e della proporzionalità dell’intervento rispetto all’obiettivo perseguito. E’ questa la ragione della gradualità delle misure adottate, che sono diventate restrittive via via che la diffusività e la gravità dell’epidemia si sono manifestate con maggiore severità, sempre sulla base delle indicazioni provenienti dal comitato tecnico-scientifico“. “Poiché il nostro ordinamento –aggiunge– e lo vorrei sottolineare, non conosce – a differenza di altri ordinamenti giuridici – un’esplicita disciplina per lo stato di emergenza, abbiamo dovuto costruire, basandoci pur sempre sulla legislazione vigente, un metodo di azione e di intervento che mai è stato sperimentato prima. Abbiamo ritenuto necessario ricorrere allo strumento del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, dopo avere posto il suo fondamento giuridico nell’iniziale decreto legge, il legge n. 6, che ho già menzionato. Abbiamo ravvisato nel DPCM lo strumento giuridico più idoneo, innanzitutto perché agile, flessibile, in grado di adattarsi alla rapida e spesso imprevedibile evoluzione del contagio e alle sue conseguenze; in secondo luogo, perché abbiamo inteso garantire per questa via la più uniforme applicazione delle misure“, conclude.

Coronavirus, Conte: “la limitazione del contagio è stato da subito il piano essenziale da attuare”

“Ricordo che l’organizzazione della sanità è compito esclusivo delle Regioni, al governo spetta la tutela della salute pubblica: abbiamo posto subito alle strutture sanitario il rischio di un sovraccarico ospedaliero. La limitazione del contagio è stato quindi da subito il piano essenziale da attuare”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte nella sua informativa alla Camera.

Coronavirus, Conte ricorda le vittime: lungo applauso al Senato

Il Premier Giuseppe Conte, ha ricordato in aula al Senato le vittime del coronavirus, a cui è seguito un lungo applauso di tutto l’emiciclo.

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