Coronavirus, il sindaco di Gioia Tauro dispone la chiusura delle edicole: “scelta sbagliata, incomprensibile ed inaccettabile”

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Il sindaco di Gioia Tauro ha disposto la chiusura delle edicole: “condanniamo la scelta ‘contra legem’ del sindaco Alessio che va contro ogni ragionevole comprensione, pur nell’emergenza da Coronavirus e nella necessità di tutelare la comunità dal rischio contagio”

Chiusura di tutte le edicole per la giornata di domani, domenica 22 marzo. E’ quanto ha deciso, con un’ordinanza, il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio. Una nuova stretta anti-coronavirus che ha provocato la reazione di Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e segretario generale aggiunto della Fnsi, e Michele Albanese, presidente dell’Unione Cronisti della Calabria e responsabile Fnsi per la legalità

“Come Sindacato Giornalisti della Calabria e come Unci Calabria – affermano in una nota Carlo Parisi e Michele Albanesecondanniamo la scelta “contra legem” del sindaco Alessio che va contro ogni ragionevole comprensione, pur nell’emergenza da Coronavirus e nella necessità di tutelare la comunità dal rischio contagio”. “Vogliamo sottolineare che l’informazione, in questo particolare momento che il Paese sta vivendo, è vitale per i cittadini e, non a caso, è considerata nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri servizio pubblico essenziale al pari delle farmacie, degli ospedali e dei supermercati”. “Interrompere la vendita dei giornali – proseguono Parisi e Albanese – con la chiusura delle edicole a Gioia Tauro è, dunque, una scelta sbagliata, incomprensibile ed inaccettabile, soprattutto perché in quella città non sussiste, al momento, alcun caso di contagio da coronavirus, né focolai che possano giustificare scelte drastiche a tutela della popolazione“.”Preoccupante – aggiungono Parisi e Albanese – è piuttosto il precedente che tale decisione potrebbe determinare, costituendo un caso che potrebbe pericolosamente allargarsi anche ad altri luoghi della regione o del Paese, fermando uno dei pochi presidi sui cui i calabresi e gli italiani possono contare in questo momento delicatissimo”. “Ci auguriamo – concludono Parisi e Albanese – che il sindaco Alessio riveda la sua decisione e disponga l’immediata riapertura delle edicole, confidando che il suo comportamento sia stato dettato semplicemente da un eccesso di prudenza nel quale, in casi drammatici come quello che ci troviamo ad affrontare, i primi cittadini, spesso senza forme di coordinamento istituzionale, possono incorrere”. Parisi e Albanese hanno chiesto l’intervento del Prefetto di Reggio Calabria ed informato della questione la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero dell’Interno.

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