Coronavirus, il modello del Sud Italia contro l’epidemia: numeri straordinari da tutte le Regioni, il picco è passato
Alla faccia dei gufi, e dei prevenuti: il Sud Italia è stato, è e probabilmente sarà un MODELLO nella lotta all’epidemia di Coronavirus in Italia: mentre nelle Regioni meridionali ci sono diversi malati della Lombardia ospitati negli Ospedali meridionali perchè la tanto esaltata sanità lombarda non riusciva a curarli, continua a calare il numero di nuovi casi positivi in tutte le Regioni meridionali perchè la gente sta rispondendo benissimo, con enorme senso di responsabilità, alle misure di distanziamento sociale imposte dal Governo. A differenza del Nord, dove è stato necessario un altro decreto del Governo (annunciato Sabato sera dal premier Conte), al Sud già dal 7-8 Febbraio – persino prima del famoso decreto del Governo – la popolazione aveva spontaneamente deciso in stragrande maggioranza di rimanere chiusa in casa. E adesso si stanno vedendo i risultati.
Il peggio ormai è passato: anche a livello nazionale l’epidemia ha superato il picco, ovviamente questo non significa che possiamo tornare subito alla normalità o che domani non avremo più morti ne’ contagiati. Ma il numero dei nuovi contagiati aumenterà sempre più lentamente, a maggior ragione da domani quando saremo al 14° giorno dopo il lockdown imposto dal Governo e quindi le misure di distanziamento sociale saranno state ancor più diffuse e incisive.
Complimenti, quindi, ai cittadini delle Regioni del Sud e anche alla Sanità troppo spesso bistrattata e maltrattata: in tutte le Regioni ha adeguato i posti letto in modo tale da fronteggiare un’emergenza che per fortuna al momento non si è verificata, e adesso è alta la probabilità che non si verifichi. Il dato dei cittadini lombardi che sono stati trasferiti al Sud per le dovute cure è emblematico di quanto accaduto in Italia in queste settimane, e soprattutto i pasticci della sanità lombarda che ha veicolato il contagio proprio nei pronto soccorso e negli ospedali dove gli operatori sanitari non erano preparati a un’emergenza in ogni caso annunciata da quanto accadeva in Cina, mentre al Sud ci si è organizzati in modo adeguato.