Coronavirus, Papa Francesco: “Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia. Sono giorni difficili, non sprecateli”

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Papa Francesco: “Possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono vicine. Se viviamo questi giorni così, non saranno sprecati

“In questi giorni difficili possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine, una carezza ai nostri nonni, un bacio ai nostri bambini, alle persone che amiamo. Sono gesti importanti, decisivi. Se viviamo questi giorni così, non saranno sprecati.  Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia: Signore, fermala con la tua mano. Ho pregato per questo“. Lo ha detto in un’intervista a La Repubblica, Papa Francesco, parlando di quando, due giorni fa, si è recato a Santa Maria Maggiore e nella chiesa di San Marcello al Corso. Il Pontefice chiede di “ritrovare la concretezza delle piccole cose, delle piccole attenzioni da avere verso chi ci sta vicino, famigliari, amici. Capire che nelle piccole cose c’è il nostro tesoro. Ci sono gesti minimi, che a volte si perdono nell’anonimato della quotidianità, gesti di tenerezza, di affetto, di compassione, che tuttavia sono decisivi, importanti. Ad esempio, un piatto caldo, una carezza, un abbraccio, una telefonata… Sono gesti familiari di attenzione ai dettagli di ogni giorno che fanno sì che la vita abbia senso e che vi sia comunione e comunicazione fra noi”. Per il Papa anche ci non crede può avere speranza: “Tutti sono figli di Dio e sono guardati da Lui. Anche chi non ha ancora incontrato Dio, chi non ha il dono della fede, può trovare lì la strada, nelle cose buone in cui crede: può trovare la forza nell’amore per i propri figli, per la famiglia, per i fratelli. Uno può dire: ‘Non posso pregare perché non credo’. Ma nello stesso tempo, tuttavia, può credere nell’amore delle persone che ha intorno e lì trovare speranza”.

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