Coronavirus a Reggio Calabria, l’appello della Federazione Italiana Lavoratori: “si eroghino velocemente le risorse già impegnate per il potenziamento delle strutture di Gioia e di Melito, individuate come presidi per l’assistenza Covid 19, 1,5 milioni di euro che vanno spesi rapidamente dall’Azienda Sanitaria”
“Non c’è più tempo da perdere. L’emergenza sanitaria che tutti stiamo vivendo in questi lunghi giorni carichi di tensione ha messo in evidenza tutte le carenze del nostro sistema sanitario, vittima di tagli strutturali e al personale che di fatto ne limitano la capacità di intervento in situazioni di bisogno estremo. Ora non è il tempo delle polemiche, ma certamente è il tempo di darsi da fare tutti insieme per affrontare al meglio la gravità della situazione”. E’ quanto scrive in una nota la segreteria generale FIL/CNAL. “Per questo chiediamo alla Commissione che governa l’Asp di Reggio Calabria, alla Regione e al Commissario straordinario di profondere il massimo sforzo per intervenire sulle emergenze nell’emergenza. Ci riferiamo innanzitutto alla sicurezza degli operatori sanitari, dei medici, degli infermieri, dei soccorritori del 118, che lamentano ancora la mancanza di dispositivi di protezione individuale idonei la cui fornitura va assicurata al più presto, così come andrebbe garantita ai medici di base per evitare il ripetersi di situazioni limite, come quelle emerse in altre regioni, con centinaia di medici infettati. Si provveda poi a rendere sicuri i pochi ospedali rimasti, con la creazione di percorsi protetti per i malati, per evitare il propagarsi del virus dall’interno: sarebbe un disastro dover chiudere le poche strutture oggi disponibili; si razionalizzino gli spazi tra i reparti prima di essere investiti da una emergenza ingestibile. Ma soprattutto chiediamo a gran voce che si eroghino velocemente le risorse già impegnate per il potenziamento delle strutture di Gioia e di Melito, individuate come presidi per l’assistenza Covid 19, 1,5 milioni di euro che vanno spesi rapidamente dall’Azienda Sanitaria. Ognuno deve fare la sua parte e, per questo, uniamo agli altri il nostro appello a che si dia seguito alle misure di contenimento previste dal Governo: ai cittadini diciamo di stare a casa il più possibile ma anche di andare a donare il sangue presso le strutture competenti mostrando così il proprio attaccamento a questa comunità“, conclude la nota.