Benvenuto Coronavirus se questo può servire ad un ritorno all’essenziale

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Benvenuto Coronavirus se questo può servire ad un ritorno all’essenziale ed a una revisione dei propri comportamenti

Se inizio la mia riflessione scrivendo che siamo in emergenza nazionale anzi mondiale “Corona Virus”, mi si obietterà, giustamente, che ho scoperto l’acqua calda. No, non lo farò. Inizierò la mia riflessione scrivendo di ciò che mi ha colpito di questo morbo che minaccia la sopravvivenza del pianeta. Le cose che mi hanno colpito sono due o forse tre. Quello che mi ha fatto riflettere per primo è la corsa agli alimenti. Tutti si sono fiondati nei supermercati a svuotare gli scaffali per fare scorta di cibarie. Certo è questo un “atto dovuto” perché in caso di quarantena è necessario nutrirsi, non si può morire di fame. Tutti evitano i luoghi affollati per scongiurare il pericolo di contagio ed i rapporti interpersonali sono stati ridotti al minimo. In pratica si è tornati all’essenziale cioè al cibo per nutrirsi, la salute, i giusti e moderati rapporti interpersonali liberi questi da ogni orpello. E allora mi chiedo? Dov’è finito il delirio di onnipotenza che una volta caratterizzava solo i pazzi e adesso e fino ad un mese fa consentiva a tutti di fare tutto ciò che ritenevano opportuno pur di raggiungere i propri obiettivi. Dov’è finita la corsa al guadagno? Guadagno facile, non facile, giusto, ingiusto che consentiva a tutti, fino a qualche mese fa, di innalzare, distruggere, organizzare, tramare con persone, per persone e cose. Tutto, si faceva di tutto, pur di abbuffarsi. Dove sono finiti i rapporti interpersonali avvelenati dall’invidia personale e professionale, dalla cattiveria, dall’arrivismo, dall’egoismo. Dove sono finiti? È bastato un virus per rinsavire tutti e se tanto mi dà tanto benvenuto Virus perché non se ne poteva più. Eravamo arrivati proprio alla frutta. Ora mi chiedo nel mio ambiente e cioè il luogo in cui vivo. Cosa faranno tutti quelli che hanno sputato e continuano a sputare sul pezzo di pane che gli ha offerto lo Stato se quest’ultimo decide di tagliare gli stipendi? Non è improbabile perché siamo in piena emergenza nazionale.

Mi riferisco a quelli che fanno male il proprio lavoro o non lo fanno affatto perché si imboscano. Mi riferisco a quelli che con il loro operato offuscano chi lavora duramente e seriamente e fanno sì che i media nazionali ci definiscano fannulloni e parassiti. Cosa faranno questi egregi signori se lo Stato taglia i viveri? E tutti quei galantuomini e galdonne che al mattino si alzano e come se fosse un atto dovuto, un comportamento consigliato da uno specialistista, danno fastidio al più debole, al più serio, al meno capace di reagire alle cattiverie mattutine. Certo perché dare fastidio al più debole è da uomini e da donne dure. E non mi si fraintenda, in questo caso non sono i cd n’raghetisti o i mafiosetti di turno o la gente seria e onesta sono i quaquaraqua come li definirebbe Sciascia che assumono tali atteggiamenti. Sono, questi poveretti e quelle poverette che alzandosi al mattino pur dire al mondo “Esisto pure io” diventano molesti e fastidiosi. Poverini però, non bisogna neanche biasimarli perché in fondo si vivono il loro momento di gloria. Sono questi i personaggi che creano quel substrato sociale che consente all’illecito di prosperare. È questa la base su cui i il malgoverno affonda le proprie radici. È questo. Sono questi miserabili che fanno sì che la nostra terra rimanga ferma e paralizzate. Sono queste persone che al mattino si alzano e invece di rimboccarsi le maniche e muoversi per costruire si muovono per demolire. Ora, mi chiedo cosa faranno questi inetti se lo Stato decide di tagliare i fondi? E allora benvenuto Corona Virus se questo può servire ad un ritorno all’essenziale ed a una revisione dei propri comportamenti. Benvenuto se questo ci fa mettere in testa che siamo un soffio e che non siamo padroni neppure dell’istante che viene dopo l’attimo. Benvenuto se questo ci fa riflettere sul bene che abbiamo quando abbiamo un pezzo di pane e che bisogna onorarlo lavorando con serietà e giudizio. Ben venga il Virus se questo mi porta a riflettere che quello che ho davanti è mio fratello e mia sorella e merita lo stesso rispetto che pretendo per me. Ben venuto Corona Virus se sei riuscito a farci riflettere su tutto questo.

Graziella Tedesco

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