Le parole della governatrice della Calabria, Jole Santelli, sull’emergenza coronavirus e sulla situazione negli ospedali della regione
“Ieri sera erano attesi 80 pullman dalle regioni del Nord, ma in Calabria i posti di rianimazione sono 150, la maggior parte, se non tutti, già coperti da situazioni ordinarie”. Ad affermarlo, intervistata nel corso della puntata del programma “Coffee break” su La7, è stata la governatrice della Calabria, Jole Santelli. La presidente si è anche soffermata sulle polemiche relative alle disposizioni da lei date ai prefetti dopo il varo del Dpcm, “cosa che in realtà compete all’autorità statale, ma il problema è che l’autorità statale non aveva preso misure di contenimento tenuto conto delle conseguenze che avrebbe avuto la chiusura totale della nuova zona “arancione” e quindi dell’esodo verso Sud”.
Quanto al numero di persone tornate in Calabria nelle ultime ore, Santelli ha spiegato che si tratta di “numeri grossi, ieri sera erano attesi circa 80 pullman. Occorre la collaborazione di chi è tornato, affinché prendano le dovute precauzioni perché i casi risultati positivi nella nostra regione riguardano persone che erano tornate dal Nord”. Santelli ha poi spiegato che ai passeggeri in arrivo dal Nord viene controllato “il biglietto d’ingresso per verificare da dove si è partiti, quindi si consegna l’ordinanza di quarantena obbligatoria”. La governatrice ha poi aggiunto di aver chiesto la collaborazione delle forze dell’ordine e dei sindaci, e che essendoci in Calabria molti centri piccoli, “il controllo capillare da parte dei sindaci e della popolazione” è efficace, perché ci si affida anche a “un controllo di tipo sociale”. Santelli ha anche evidenziato che “non c’è nessuna guerra Nord-Sud, perché parliamo dei nostri ragazzi calabresi che stanno al Nord, c’è preoccupazione, stiamo guardando soprattutto a ciò che è successo in Lombardia, agli errori che possono essere stati commessi, e noi siamo consapevoli di non avere una struttura sanitaria adeguata a quella del Nord e quindi capace di sostenere una situazione simile”. Infine Santelli ha sottolineato che il sistema sanitario calabrese “regge a malapena l’ordinario, in tutta la Calabria ci sono 150 posti di rianimazione, e la maggior parte, se non tutti, sono già coperti da situazioni ordinarie”.