Coronavirus, è ufficiale: il Ministero chiude gli Aeroporti di Reggio Calabria, Milano, Bergamo, Firenze, Verona e Brindisi [DETTAGLI]

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Coronavirus, chiudono sei aeroporti italiani: firmato il decreto

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto che chiude gli scali di Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Reggio Calabria e Brindisi. In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacita’ infrastrutturale, nonche’ della necessita’ di garantire i collegamenti insulari, rimangono aperti gli aeroporti di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera. Roma Ciampino restera’ aperto per i soli voli di stato, trasporti, canadair e servizi emergenziali. Nel provvedimento si dispone che, per tutelare la salute dei passeggeri e dei lavoratori, sono assicurati nel settore del trasporto aereo esclusivamente tutti i servizi essenziali. Gli operatori sanitari che prestano servizio presso gli altri aeroporti possono essere da supporto per le esigenze sanitarie di aeroporti o porti limitrofi.   E’ rimessa alla valutazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile la possibilita’ di consentire l’operativita’ degli altri aeroporti in considerazione delle seguenti esigenze: mantenimento dei requisiti di certificazione aeroportuale; previsione dell’accesso alle infrastrutture e del loro utilizzo per i dipendenti dell’ENAC, di Enav e degli Enti di Stato basati in aeroporto; ripristino immediato della piena operativita’ dell’aeroporto, qualora ritenuto necessario; esigenze operative di voli cargo e posta, nonche’ di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo. Le disposizioni del decreto sono in vigore fino al 25 marzo e si applicano alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano. La richiesta sul tavolo del ministro e’ arrivata dall’Ente nazionale di aviazione civile su sollecitazione dei gestori degli scali, che hanno registrato un drastico calo dei passeggeri e soprattutto del traffico merci per l’emergenza Covid-19.

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