Coronavirus, Viaggio in una Reggio Calabria mai vista: la domenica “triste e romantica” della città [GALLERY]

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Reggio Calabria, viaggio nel cuore di una città mai vista

E’ una Reggio Calabria mai vista quella che oggi ha vissuto la prima Domenica di lockdown: chiuse anche le aziende e gli uffici che durante la settimana sono invece regolarmente aperti, in giro non c’è anima viva. Uno scenario mai visto prima, per una città che pure ne ha subite di calamità di ogni tipo. Sempre vissute con senso di comunità, per strada e nelle piazze. Stavolta, invece, siamo tutti rinchiusi in casa. Impauriti. Terrorizzati. In mattinata qualcuno è uscito a correre un po’ sul Lungomare, qualche altro a portare i cani a fare i bisogni: tutti da soli, o in famiglia (già conviventi dentro casa), quindi non s’è registrata alcuna anomalia nonostante i controlli a tappeto delle forze dell’ordine che in modo molto ferreo stanno coprendo a tappeto tutta la città.

Nel pomeriggio, invece, non c’è anima viva. Un giro per le strade del centro a documentare una città spettrale è un momento di riflessione. E’ una città triste e romantica. Sembra siano scappati tutti all’improvviso. Transita un autobus dell’Atam, completamente vuoto. C’è solo il conducente. Anche la pattuglia della Polizia Municipale è ferma: non passa mai nessuno.

I gatti ci guardano straniti. I piccioni sono i nuovi padroni delle strade, completamente prive di ogni mezzo a motore. E’ una città triste e romantica, che ci ricorda i borghi fantasma dei film western. Una città mai vista.

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