Gioia Tauro, Laganà (Filt Cgil): “dichiarato illegittimo dal Tribunale il licenziamento di un dipendente della Sea Work Service”

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Laganà: “la Filt Cgil della Piana di Gioia Tauro, ha condannato con forza, esprimendo il proprio sdegno, l’azione posta in essere da parte della Sea Work Service s.r.l. nei confronti di un proprio iscritto, ma prima ancora di un lavoratore”

“La Filt Cgil della Piana di Gioia Tauro, ha condannato con forza, esprimendo il proprio sdegno, l’azione posta in essere da parte della Sea Work Service s.r.l. nei confronti di un proprio iscritto, ma prima ancora di un lavoratore“. E’ quanto scrive in una nota il Segretario Generale dell FILT – CGIL Gioia Tauro, Domenico Laganà. “Quest’ultimo – prosegue– veniva licenziato ingiustamente per assenza ingiustificata: il datore di lavoro gli imputava di non aver effettuato la richiesta di congedo parentale. Nella fase del provvedimento disciplinare, nonostante l’evidenza della prova della trasmissione a mezzo PEC, la Società non aveva voluto ammettere il proprio errore e aveva comunque proceduto al licenziamento, opponendo motivazioni pretestuose con la conseguenza che il lavoratore ha dovuto fare ricorso al Giudice del Lavoro. In giudizio, le prove fornite dal lavoratore, mediante la produzione delle ricevute della PEC inviata all’ I.N.P.S. e al datore di lavoro, e delle successive comunicazioni effettuate tramite SMS, hanno dimostrato l’inconsistenza dei presupposti del licenziamento e, conseguentemente, l’evanescenza delle giustificazioni opposte dalla SWS che, con pretestuosa supponenza, aveva dichiarato di non aver ricevuto la PEC. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Palmi ha, pertanto, sancito l’illegittimità del licenziamento irrogato, addirittura accertando l’ insussistenza del fatto contestato e condannando la Sea Work Service a reintegrare il lavoratore nel posto precedentemente occupato, a risarcirgli il danno nel massimo previsto dalla legge oltre al versamento integrale dei contributi previdenziali ed assistenziali”.

“In occasione del licenziamento –aggiunge– la FILT CGIL aveva stigmatizzato il gravissimo episodio, adottato per pura ripicca e in dispregio delle norme contrattuali e di legge, assicurando il pieno sostegno al lavoratore, protagonista di questa singolare vicenda. E’ stato necessario adire l’Autorità Giudiziaria con un ricorso predisposto dall’Avv. Sabina Pizzuto, cui va il compiacimento e il ringraziamento per la difesa fornita con la consueta professionalità e dedizione. Si è così conclusa, la vertenza giudiziaria di un altro lavoratore della Sea Work Service, ingiustamente licenziato. Per lui, si apre una nuova prospettiva e, cioè, quella di mantenere un posto di lavoro stabile, che dovrebbe essere un diritto di tutti, ma che, oggi, più che un diritto, è considerato una speranza. Vogliamo ad ogni modo stigmatizzare come la Sea Work Service, ad oggi, risulta quanto mai un’azienda che detiene il primato dei licenziamenti irrogati nei confronti dei lavoratori e che predilige vessare i lavoratori facendo spesso riferimento allo strumento del licenziamento disciplinare e, comunque, individuale, in fattispecie per le quali tale sanzione estrema non è prevista dalle norme di legge e contrattuali. Lo dimostra come ad oggi. la Sea Work Service. si fregia di un record imbarazzante, aver irrogato più di 10 licenziamenti individuali disciplinari, la maggior parte dei quali, quasi tutti, tranne uno ma con decisione non definitiva, sono stati dichiarati illegittimi. Un vero e proprio atto di terrorismo nei confronti dei lavoratori, un sistema per infliggere terrore con il solo fine di sottomette e vessare il personale. La Filt CGIL continuerà ad agire per il rispetto delle regole a fianco dei lavoratori sempre”, conclude.

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