Altro che “un metro di distanza”, a Messina il coronavirus non frena l’entusiasmo (o l’incoscienza?) del popolo della notte: tutti a ballare in discoteca

StrettoWeb

Il sindaco di Messina si è detto pronto ad impedire altre iniziative del genere e a denunciare gli autori per attentato alla pubblica e privata incolumità

A Messina l’emergenza coronavirus non frena l’entuasiasmo (o l’incoscienza?) dei popolo della notte ed è subito polemica per quanto accaduto in una nota discoteca della città, dove nella notte tra venerdì e sabato, si è svolta una serata danzante a cui hanno preso parte centinaia di persone. A sollevare il caso è stato il sindaco di Messina, con un post su fb. Stando a quanto si apprende, gli organizzatori avrebbero dotato il locale di termoscanner per la misurazione della temperatura corporea degli avventori  e avrebbero intensificato i controlli fuori e dentro il locale. Ma queste misure bastano ad impedire il contagio da coronavirus? Secondo De Luca non era certamente “il momento di organizzare e partecipare a queste manifestazioni” e il sindaco di Messina si è detto pronto “ad impedire altre iniziative del genere e a denunciare gli autori per attentato alla pubblica e privata incolumità”. Il sindaco ha poi invitato la cittadinanza ad attenersi ad alcuni importante regole di comportamento. La città dello Stretto purtroppo non è stata risparmiata dal coronavirus.  In città e in provincia si contano quattro casi di positività al covid-19.

Il vademecum per gli esercenti

L’Assessore Musolino insieme alla Polizia Municipale ha elaborato un vademecum sulle misure che chiediamo ad ogni esercente di fare rispettare in ottemperanza al decreto della presidenza del consiglio dei ministri
Per ciò che concerne le attività di pubblico spettacolo in genere (teatri cinema sale da ballo svolti in aree pubbliche e private) che comportano assemblamenti di persone tali per cui non può essere garantita la sicurezza igienica sanitaria (e con particolare riguardo alla distanza interpersonale di 1 mt) non possono essere consentite.
È fatto obbligo per tutti gli esercizi commerciali di mettere a disposizione dei clienti soluzioni idroalcoliche garantendo la permanenza del prodotto durante tutto il periodo di apertura. Si ritiene necessario quindi che ogni accesso a detti luoghi sia regolamentato da specifico personale che oltre a razionalizzare l’ingresso evitando un sovraffollamento dovrà verificare che sia somministrata ad ogni cliente la soluzione idroalcolica prima ancora di consentire l’accesso al locale. Per i locali pubblici di somministrazione la collocazione dei tavoli deve essere conforme alle indicazioni dell’allegato 1.
In via precauzionale, si suggerisce di apparecchiare i posti per la somministrazione solo all’arrivo del cliente con stoviglie messe al tavolo al momento. Tutto ciò che poi verrà messo al tavolo, verosimilmente proveniente da depositi (bottiglie vasi e centrotavola )dovrà essere igienizzato. È necessario arieggiare ciclicamente i locali mentre il personale dipendente deve evitare qualsiasi contatto col cliente generico durante l’attività lavorativa mantenendo la massima cura ed igiene personale provvedendo spesso a disinfettarsi le mani. Il personale addetto a laboratori alimentari nonché quelli addetti al servizio ai clienti (bar e ristoranti) dovranno utilizzare indumenti di servizio diversi dal normale vestiario di arrivo.

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