Reggina, nostalgia Foggia: “vi racconto di Mazzarri, la favola salvezza e quel Granillo sempre pieno…”

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Intervista al d.s. del Benevento, Pasquale Foggia: l’ex attaccante della Reggina ha parlato della storica salvezza della squadra di Mazzarri

E’ stato uno dei protagonisti della Reggina capace di ottenere la salvezza in Serie A nonostante i 15 (poi diventati 11) punti di penalizzazione. Pasquale Foggia segue molto da vicino ancora le vicende che riguardano gli amaranto, è tornato a pensare agli anni vissuti in Calabria ai microfoni della TV ufficiale amaranto: “sono emozioni irripetibili che solo chi le ha vissute può provarle. Mi ricordo a gennaio, dopo la cessione di Leon c’era un po’ di malumore nell’ambiente, ma riuscimmo comunque a fare qualcosa di straordinario per la Reggina e per la storia del calcio italiano. Mazzarri? Ho avuto da subito un ottimo legame con lui e il suo staff. Il primo giorno che entrai al Sant’Agata c’era una sensazione familiare mai provata in nessuna squadra. Intendo fra tutti, a partire dal magazziniere, a Mimmo Tavella, passando per tutti coloro che lavoravano all’interno del club. Trovare una situazione del genere, che era drammatica dal punto di vista sportivo, ti ha permesso di andare oltre e di trovare la forza di scendere in campo ogni settimana per vincere. Non era facile sapere ogni domenica che, in caso di sconfitta, sarebbe stata retrocessione quasi certa”.

BENEVENTO – Il suo Benevento è primo in classifica con netto distacco dalle inseguitrici, ma l’emergenza coronavirus ha bloccato tutti i campionati. Anche la Serie B. “Non c’è una regola scritta, quindi ancora non sappiamo nulla sulla eventuale promozione in caso di sospensione del torneo. E’ in atto un evento catastrofico che riguarda la salute. Si dovrebbero prendere provvedimenti ed agire col buon senso. Non si possono cancellare più di due terzi di campionato vissuti in questo modo. Tutti ci auguriamo che presto si possa tornare a vivere il quotidiano, molto più importante di uno sport a cui siamo legati tutti. Viola? E’ una grandissima persona. Lo ricordo ai tempi della Reggina, lui militava nel settore giovanile. Nonostante avesse qualche anno in meno di me c’era già un bel rapporto. Sono fiero di averlo qui e di poter raggiungere insieme un grande obiettivo. Non lo daremo in estate alla Reggina, ce lo teniamo ben stretto (ride, ndr)”.

REGGINA“Seguo sempre con affetto perché non si può dimenticare quello che a Reggio si è fatto. La sensazione che trapela da fuori è la grande compattezza del gruppo, così come lo era stato per noi.  A volte non basta solo il nome o giocatori di spessore per vincere il campionato. Dall’esterno quello che vedo è il grande rapporto di unione tra il presidente e i tifosi. La città merita la Serie B, penso ancora ai 20mila spettatori sugli spalti già un’ora prima del fischio d’inizio”, ha concluso Foggia.

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