Reggina, Reginaldo fa sognare: “voglio concludere la carriera a Reggio, in Serie A”

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Il campionato di Serie C è fermo  per l’emergenza Coronavirus, l’attaccante Reginaldo parla della situazione e delle intenzioni sul futuro

La Reggina aspetta notizie sulla ripresa del campionato, la Serie C si è fermata a causa dell’emergenza Coronavirus. Gli ultimi dati sono stati confortanti, ma c’è ancora incertezza sull’evoluzione dell’epidemia. Durante la trasmissione ‘Passione amaranto’ ha parlato l’attaccante Reginaldo“Sto bene. Si cerca di fare più cose possibili, è dura rimanere a casa, ma bisogna farlo. Siamo delusi per quello che sta succedendo, speriamo di dare un contributo tutti quanti per superare questo periodo. E’ un momento complicato per tutti, non solo per noi calciatori. Non mi sembra giusto iniziare il prossimo campionato con punti di vantaggio, come si è parlato nelle ultime ore, meritiamo la promozione quest’anno. Per me non è un problema finire oltre il 30 giugno. Abbiamo fatto un lavoro incredibile e vogliamo festeggiare. Dobbiamo adeguarci ad ogni possibile decisione”. 

L’IMPATTO“Già quando ho iniziato ad allenarmi avevo capito le nostre potenzialità. Con il tempo abbiamo preso fiducia. Siamo un gruppo unito, ritrovarsi in testa alla classifica è molto bello. Ad inizio campionato nessuno parlava della Reggina. Io spero di tornare presto in campo. Vorrei vincere per dimostrare che siamo i più forti. La mia rivincita sarà quando arriveremo in Serie A. Vorrei finire la carriera in massima categoria con il club amaranto. In estate ho fatto bene a non andare al Catanzaro”. 

LA DIRIGENZA ED IL PRESIDENTE GALLO – “La società è riuscita a trasmettere grande serenità, tutti i giocatori si trovano bene. Il presidente è una persona fantastica, quando parla tira fuori il meglio di tutti. Ha portato grande entusiasmo. Abbiamo uno staff che ci segue ogni giorno. Facciamo quello che possiamo, non è facile perché lo spazio è ridotto. Al rientro non perdiamo tanto perché avremo il tempo per allenarci”. 

SUI TIFOSI – “Già dal primo giorno mi sono trovato subito bene. I tifosi sono fantastici, con la vittoria e con la sconfitta ci danno sempre la carica”. 

SUL CENTRO SPORTIVO – “Il Sant’Agata è molto importante, io vado un’oretta prima per fare lavoro individuale”. 

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