Reggina, Taibi: “chi è primo va promosso. Ho parlato coi giocatori, vi spiego cosa pensano”

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L’intervista al d.s. Massimo Taibi: il direttore della Reggina tira dritto verso la promozione in Serie B. Ha anche spiegato qual è la situazione in casa amaranto

Attività sospese fino a nuove indicazioni, anche la Reggina è stata costretta a fermarsi. La squadra amaranto non è potuta tornare al Sant’Agata per allenarsi, l’emergenza coronavirus si è diffusa in tutta Italia e la situazione al momento non tende a migliorare. Dunque, per il momento meglio restare tutti a casa: “abbiamo preso questa decisione nell’interesse dei tesserati e delle loro famiglie. Solo rispettando alla lettera i provvedimenti ministeriali allora si riuscirà a debellare questo virus”, ha spiegato Massimo Taibi alle colonne odierne della Gazzetta dello Sport.

Il d.s. dei calabresi ha poi chiarito: “i calciatori hanno un programma individuale di allenamenti. Con le dovute precauzioni stanno svolgendo un po’ di attività. Il gruppo ha voglia di tornare a correre e giocare, anche perché significherebbe tornare verso la normalità”. Anche per Taibi non è una situazione facile: “io sono bloccato in casa da 20 giorni, in quanto prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive ero al Nord per lavoro. I provvedimenti del Governo sono giusti, se tutti li rispettano torneremo presto ad abbracciarci”.

Il direttore sportivo della Reggina crede nella ripresa del campionato, ma non ad inizio aprile: “la Lega e l’AIC hanno deciso di posticipare la ripresa degli allenamenti per precauzione e ci siamo adeguati. Ipotizzo che per fine aprile o inizio maggio riprenderà il campionato. Ritorno in campo con stadi a porte chiuse? Mi auguro di no, spero si possa giocare col pubblico”. Qualsiasi sarà la decisione, la Reggina si adeguerà con la consapevolezza di avere la Serie B in tasca: “il presidente Ghirelli è stato chiaro, i campionati finiranno con promozioni e retroscessioni. Chi è in testa deve essere promosso, gli altri eventualmente faranno i play-off. La cosa più logica è finire i tornei, riprendere a maggio significa chiudere a fine giugno”, ha concluso Taibi.

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