Reggio Calabria, il Dott. Maurizio Caminiti spiega la funzione del farmaco “tocilizumab” che il Centro di Reumatologia del GOM utilizza dal 2011 per l’artrite reumatoide
“Dal 2011 il utilizziamo il “tocilizumab” per chi soffre di artrite reumatoide, arterite gigantocellulare e artrite idiopatica giovanile. Al momento sono novanta i pazienti che trattiamo con questo farmaco, conferma alle colonne della Gazzetta del Sud il Dott. Maurizio Caminiti, direttore del Centro di Reumatologia del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria. Insieme alla Dott.ssa Giusy Pagano Mariano, il Dott. M. Caminiti ha partecipato negli ultimi nove anni a cinque studi nazionali e internazionali finalizzati alla verifica dell’efficacia e della sicurezza del farmaco sui pazienti con artrite reumatoide.
“Molti pazienti hanno ottenuto miglioramenti del quadro clinico con riduzione del danno sia articolare che multiorgano, legato al rischio cardio-vascolare e polmonare (polmoniti interstiziali) – spiega il Dott. M. Caminiti – . Questo avviene perché l’artrite reumatoide è una malattia sistemica che, oltre a colpire le articolazioni, interessa anche gli organi interni. La complicazione più temibile dell’infezione da Coronavirus è la polmonite interstiziale bilaterale rapidamente progressiva sostenuta dall’iperproduzione di proteine (citochine) infiammatorie (sindrome da rilascio di citochine). Questa condizione provoca gravi danni polmonari e può portare alla morte”. Il Dott. M. Caminiti conferma che il “tocilizumab” potrebbe essere utile per questa drammatica complicazione, come dimostrato sui pazienti cinesi. “Il ‘tocilizumab’, anticorpo monoclonale, inibisce la chitochina IL-6, tra le proteine pro infiammatorie più importanti, modulando l’eccessiva produzione di queste citochine che in alcuni casi può portare ulteriori danni e diventare fonte di progressivi sintomi”.
Il tocilizumab non è indicato per il trattamento del COVID-19 ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo in questa grave complicanza polmonare. La Roche (azienda produttrice), si impegna a fornire alle Regioni in forma gratuita il farmaco per il periodo di emergenza nel trattamento “off label” di questa condizione. L’esperto chiude lanciando un ultimo messaggio: “valgono sempre gli accorgimenti del governo perché confinare il virus rimane la via principale per combatterlo”.