Reggio Calabria, Galimi: ”la Pediatria di Polistena non chiuderà”

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Galimi: “una buona notizia che riguarda l’Ospedale di Polistena. Durante una conversazione telefonica avuta con il direttore sanitario aziendale abbiamo saputo che è stata approvata la delibera con la quale si proroga il servizio alla cooperativa di pediatri, che presta servizio nel reparto in questione”

“Una buona notizia che riguarda l’Ospedale di Polistena. Durante una conversazione telefonica avuta con il direttore sanitario aziendale, dott.Antonio Bray, abbiamo saputo che è stata approvata la delibera con la quale si proroga il servizio alla cooperativa di pediatri, che presta servizio nel reparto in questione”. Cosi dichiara Michele Galimi, portavoce del Comitato per la difesa della salute della piana. “Un fatto -rimarca Galimi- che riporta un po’ di serenità fra i tanti utenti,sapendo anche che la paventata chiusura della Pediatria,avrebbe creato anche grossi problemi alla Ostetricia.Durante la conversazione siamo ancora stati informati,che la Regione Calabria ha approvato il piano dei fabbisogni promosso dall’azienda.Questo porterà ad un potenziamento del Santa Maria degli Ungheresi,recependo le lotte che stiamo conducendo da tempo,e le pressanti richieste dei medici e degli operatori sanitari. In questo momento- continua ancora Galimi- bisogna stare accanto a questi angeli col camice bianco,la loro determinazione e l’indiscussa professionalità che stanno dimostrando,rappresentano una grande impronta di fiducia e serenità,fattori importanti per la nostra gente.E vitiamo ogni ulteriore confusione,dando maggiore ruolo ai medici,evitando ogni rivendicazione di campanile che non troverebbe alcuna giustificazione in questo contesto storico. Sono loro che vivono in trincea,che conoscono meglio di ogni altro le disfunzioni e le potenzialità delle nostre strutture sanitarie. Evitiamo ogni sovrapposizione inutile,perché questa battaglia la vinceremo soprattutto perché ogni mattina,sfidando concretamente anche il pericolo di contagio,i nostri medici e tutto il personale sanitario, lasciano le loro famiglie e vanno,col sorriso di sempre,a curare i nostri ammalati”, conclude.

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