Riforma del Welfare in Calabria, Callipo e Irto: “il blitz del Centro/Destra un pessimo segnale in un momento difficile”

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Riforma del Welfare in Calabria, Callipo e Irto: “si è trattato di un vero e proprio blitz messo in atto dalla maggioranza di centrodestra in un momento in cui le attenzioni di tutti, rappresentanti istituzionali e cittadini, sono giustamente concentrate sul contenimento dell’epidemia”

“Nella prima seduta del Consiglio regionale è stato eletto l’Ufficio di Presidenza, come previsto dall’Ordine del giorno, e c’è stato un opportuno dibattito seguito dalla relazione della presidente della Regione Jole Santelli sull’emergenza Coronavirus. Quale fosse l’urgenza di sottoporre all’Aula, proprio nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio e in un contesto di emergenza, la sospensione del Regolamento attuativo della Riforma del Welfare, sfugge ai più”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali Pippo Callipo (capogruppo di “Io resto in Calabria”) e Nicola Irto (vicepresidente del Consiglio in quota Pd).

“Si è trattato di un vero e proprio blitz messo in atto dalla maggioranza di centrodestra – aggiungono Irto e Callipo – in un momento in cui le attenzioni di tutti, rappresentanti istituzionali e cittadini, sono giustamente concentrate sul contenimento dell’epidemia. Le preoccupazioni manifestate dal presidente della Consulta del Terzo Settore, Gianni Pensabene, e dal presidente della Consulta delle Autonomie Locali, Franco Mundo, sono pienamente condivisibili. Se davvero il centrodestra avesse voluto avviare una “profonda riflessione” sulla Riforma del Welfare, com’è nelle legittime prerogative politiche di chi rappresenta la maggioranza, avrebbe potuto farlo senza questa palese forzatura, bensì seguendo una tempistica più opportuna e passando per la Commissione consiliare competente, organo deputato ad ospitare il confronto tra le forze politiche presenti in Consiglio regionale e i rappresentanti del Terzo settore. Il tentativo di minimizzare quanto accaduto, in risposta alle preoccupazioni espresse dai responsabili del Terzo settore, è un’evidente contraddizione – concludono Irto e Callipo – rispetto alle modalità con cui la maggioranza ha agito in Aula. Non è un bel segnale, specie in un momento come questo”.

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