Coronavirus, Salvini: “siamo di fronte a un bollettino di guerra. A Conte la situazione è sfuggita di mano”

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Coronavirus, Salvini critica Conte: “serve un governo forte, con idee chiare, coraggiose e precise, regole certe non interpretabili, non può essere delegato ai governatori il ruolo del governo. Se occorre chiudere si chiude”

“Vi do i dati, in Lombardia siamo a 8.700 positivi al virus, e mancano i dati di oggi, 3.880 ricoverati in ospedale, più di 600 ricoverati in terapia intensiva. Stanno provando ad attrezzare i padiglioni della fiera, ma quando hai oltre 600 persone in terapia intensiva, allora vuol dire che sei sull’orlo del baratro. Se non bastano questi numeri per fare capire che bisogna fare in fretta, tanto e subito, allora… “, è quanto afferma Matteo Salvini, leader della Lega. “I decreti del presidente del consiglio – prosegue– sono decreti suoi, se qualcosa non va noi lo diciamo, non voglio essere tra virgolette, complice di una situazione che mi sembra stia sfuggendo di mano: chiudere tutto, significa chiudere tutto. Anche l’Oms ha parlato di pandemia, e allora ascoltiamo i medici, gli imprenditori che fanno appello al governo. Ancora oggi nonostante non ci si ascolti spesso, porteremo altre proposte oggi per affrontare e superare questo problema, perché quello che è stato fatto fino adesso non basta, non basta, ma non perché lo dice a Matteo Salvini segretario della Lega, leader dell’opposizione, del centrodestra lo dicono gli italiani che non va, che non capiscono chi, perché, dove e quando. Quello che diciamo, non lo diciamo per voti, quello che mi interessa, in questo momento, non sono i voti, le elezioni comunali, i sondaggi, perché se uno dovesse ragionare in questi termini, allora direbbe solo ‘no, no, no’, io sono all’opposizione”.

“Sono il primo partito italiano, governo le regioni e lascio che gli altri sbaglino, e faccio finta di niente, così prendo più voti. Siamo di fronte a un bollettino di guerra –aggiunge– non ci possono essere mezze misure. Serve un governo forte, con idee chiare, coraggiose e precise, regole certe non interpretabili, non può essere delegato ai governatori il ruolo del governo. Se occorre chiudere si chiude. Se gli italiani non possono andare in giro che senso ha costringere a rimanere aperti i negozi? Teniamo aperti i servizi per curarsi e mangiare, chiediamo agli artigiani la reperibilità. Dobbiamo chiudere tutto, tranne farmacie e alimentari. Il governo ha assicurato 100 mila mascherine per le carceri, ma oltre a quelle servono per la polizia penitenziaria, prima di mandarle ai detenuti le mascherine non possiamo darle a poliziotti e carabinieri che fanno i controlli prima di piangere dei morti?”, conclude Salvini.

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