Coronavirus, i 2 pesi del Governo: consentite folle e assembramenti per festeggiare il 25 Aprile, ma per gli italiani resta vietata ogni libertà [VIDEO]

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Mentre gli italiani sono chiusi in casa per rispettare le norme anti Coronavirus, a Bologna si festeggia il 25 aprile: tutto ciò nel consenso del Governo

Niente cortei e manifestazioni in piazza, ma tanti appuntamenti sui social e bandiere alle finestre. E’ così che l’Italia, messa in ginocchio dal Coronavirus, si prestava a festeggiare questo particolare 25 aprile, la giornata della Liberazione, un appuntamento da 75 anni speciale per l’Italia intera. Eppure, in diverse città, sfruttando la nota del Governo che consentiva alle associazioni di partigiani di partecipare alle celebrazioni per la Festa della Liberazione, si è proceduto alle manifestazioni come se nulla fosse. O quasi.

Così, mentre alla gente è stato vietato da oltre un mese e mezzo di uscire di casa, i funerali dei morti sono stati proibiti, i runners vengono rincorsi persino in spiagge deserte con gli elicotteri della Polizia, nel placido consenso del Governo italiano, a Bologna oggi una folla di cittadini è scesa in strada per cantare “Bella Ciao”, canto di Resistenza dei Partigiani, diventato simbolo internazionale di libertà. Una assoluta mancanza di rispetto per decine di milioni di persone, che ancora oggi stanno rispettando le ordinanze anti Covid-19 con grande senso di responsabilità. Oggi tutta Italia sta cantando Bella Ciao, tutto il mondo canta Bella Ciao. Ed è giusto così. Ma non proibire che queste scene si verifichino, dimostra l’uso di due pesi e due misure da parte del Governo.

Coronavirus, tra folle e assembramenti: a Bologna si festeggia il 25 aprile cantando in strada Bella Ciao [VIDEO]

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