Coronavirus a Messina, “gerarchia delle stronzate” e nuovo hashtag per “le rustute”: la diretta Facebook del sindaco De Luca

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La diretta facebook del sindaco di Messina

Erogheremo sussidi per le bollette e per l’affitto dei mesi da marzo a giugno. A Messina abbiamo superato già 3 milioni di euro di sussidi erogati. Stiamo cercando di far fronte alle difficoltà operative e di essere vicini alla comunità“- lo ha detto stasera in diretta Facebook il sindaco di Messina parlando anche del tavolo in videoconferenza organizzato oggi con il mondo dell’imprenditoria messinese. Il tavolo è stato aggiornato a lunedì prossimo ed è stata fatta la disamina dei disagi delle partite iva.

“Lunedì prossimo– ha detto De Luca- comunicheremo cosa possiamo mettere sul tavolo come sostegno alle imprese. Il 31 marzo scorso abbiamo sospeso il pagamento di tutti tributi locali. Ora dobbiamo tradurre queste sospensioni in esenzioni, in base alla nostra disponibilità economica e alla capacità finanziaria. Riteniamo che dovremmo farcela. Ci prendiamo 4 giorni per quantificare le risorse che possiamo mettere sul tavolo, un’azione doverosa nei confronti di un mondo che non riceve un sostegno concreto da parte delle Istituzioni e continua a pagare il pizzo legalizzato della burocrazia”- ha detto De Luca. Le misure riguardano Tari, Acqua e occupazione suolo pubblico. De Luca ha parlato anche della cassa integrazione in deroga: ancora oggi molti siciliani non hanno visto un centesimo. “Qui il problema dovrebbe essere risolto da Musumeci. Presidente, piuttosto che continuare con il festival delle stronzate, vogliamo far funzionare gli uffici?”.

L’ombra della mafia dietro le riaperture di negozi e imprese

Ieri con il Prefetto di Messina abbiamo discusso del rischio che le imprese possano finire nelle mani della criminalità organizzata. È grave. Serve un tavolo serio con la Regione Siciliana sulle misure da mettere in campo”- ha detto De Luca chiedendo misure concrete per aiutare gli imprenditori colpiti dalla crisi economica.

25 mila euro alle imprese: “Caro Presidente del Consiglio…ci hai calato un pacco mondiale!”

“Presidente Conte, lei è un uomo di cultura, lei quando parla deve spiegare agli italiani il pacco che gli sta calando. È bravo coi suoi sorrisi  a parlare. Lei ha calato un grande pacco mondiale! Gli imprenditori  attendevano i 25 mila euro, ma questi soldi sono soggetti a interessi usurai e sono in parte destinati a coprire le scoperture bancarie. Lo Stato non si fida del tessuto territoriale. Le banche, nei confronti delle imprese, fino al 20 settembre non possono pretendere il rientro. Inoltre per richiedere 25 mila euro occorrono 100 mila euro di fatturato. A Messina quante sono le imprese che fatturano 100 mila euro? Qui la fame si taglia col coltello, questa norma è stata fatta senza sapere com’è fatta l’economia del territorio. Perché il Prefetto non fa qualcosa? Il Pil di ogni Regione si misura per dati statistici, bastava andare a guardare i dati. È un’operazione che anche i cretini eletti in Parlamento saprebbero fare”- ha detto De Luca rivolgendosi a Conte.

Coronavirus, a Messina trend stabile: il contagio non arretra

“Non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo”- ha detto De Luca analizzando i dati di oggi del contagio a Messina. “Con la nostra ordinanza ci adeguiamo al resto d’Italia. Non è che i dati ci stanno dicendo che a Messina il contagio si è fermato, anzi è in aumento, un aumento modesto. Quindi stiamo attenti a questa nuova fase. Quando io parlo di libertà vigilata non parlo a caso: se non partiamo da questo presupposto rischiamo di perdere tutti i sacrifici che abbiamo fatto finora. Non siamo liberi di fare quello che vogliamo. La situazione non è ancora sotto controllo. Abbiamo tolto le maggiori restrizioni, ma, come le abbiamo introdotte, con un colpo di penna le revochiamo. E ai benpensanti che stanno dietro le tastiere dico: alla gerarchia delle fonti abbinate anche la gerarchia delle stronzate”.

Stop al coprifuoco: la nuova ordinanza del sindaco

Il testo dell’ordinanza è già stato diffuso ed è ufficiale: la logica del documento firmato da De Luca è che Messina da ora in poi si adegua al resto d’Italia per quel che riguarda le misure di contrasto alla diffusione del codiv-19.  Fotografi, fiorai, autolavaggi potranno riaprire. È obbligatorio che i clienti entrino nei negozi muniti di guanti e mascherine, che in alternativa dovranno essere forniti dai titolari. La pesca professionale è consentita. Orafi e artigiani, calzolai, mercerie non possono riaprire. I fidanzati– ha detto De Luca- possono vedersi, perché è una “situazione di necessità”. Musumeci nell’ordinanza di sabato notte ha stabilito che il 25 e il 26 aprile le attività resteranno chiuse, ma è consentita la consegna a domicilio dei generi alimentari. Domani chiederemo a Musumeci di essere più chiaro”- ha detto l’assessore Dafne Musolino presentando la nuova ordinanza sindacale.

Nuovo hashtag di De Luca per il 25 aprile e 1° maggio: #iorrustuntomeortupicazzimei 

De Luca stasera ha lanciato l’hashtag del 25 aprile e del 1° maggio: #iorrustontomeortupicazzimei, un altro modo per dire che sono vietati gli assembramenti. “Nell’orto si va per pulire e nell’autocertificazione la motivazione deve essere chiara. Potete portare con voi anche il barbecue”– ha detto De Luca.

A ciascuno il proprio mestiere

“Ho saputo che il Prefetto di Messina avrebbe formulato una censura nei confronti delle mie ordinanze. Voglio ricordare a me stesso e agli untori della gerarchia delle fonti che ancora nessuno ha impugnato una sola ordinanza del sindaco De Luca. Nessun leone da tastiera ha messo le mani in tasca per impugnare le mie ordinanze al Tar. Non ci risulta che qualcuno abbia fatto ricorso. Sciacalli! Perchè non prendete i soldi delle vostre indennità e impugnate le mie ordinanze, invece di fare show inutile? Comprendo sia meglio fare un po’ di show”- ha detto De Luca a conclusione della diretta.

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