Coronavirus, cittadini stanchi del lockdown. Il sindaco di Messina: “Qualcuno si prenda la responsabilità di decisioni chiare e immediate, altrimenti sarà il caos popolare”

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Il sindaco di Messina: “Fare proclami, senza aver stabilito le condizioni da rispettare nella fase 2, significa vanificare i sacrifici fatti e ricadere nell’identica situazione di due mesi fa”

“Per la situazione che ci apprestiamo a vivere chiediamo decisioni immediate e chiare, soprattutto per quelle che devono essere le precondizioni per poter ripartire. È essenziale una decisione in merito alle condizioni che in ogni contesto pubblico e privato, attività economiche e non, occorre applicare per tale seconda fase, onde evitare rischi che ci facciano ripiombare nella pandemia. La guerra nord contro sud non serve, non risolve il problema anzi ci indebolisce. Alcune decisioni devono riguardare tutto il territorio nazionale, fermo restando che ogni regione ha il dovere di definire una strategia aggiuntiva rispetto a quella che è un’evidente differenziazione del contagio all’interno del territorio italiano”. A dirlo è il sindaco di Messina De Luca in merito all’allentamento alle restrizioni. Secondo De Luca si tratta di proclami estemporanei che rischiano di vanificare i sacrifici fatti finora.

“Qualcuno si prenda la responsabilità di decidere cosa e come fare – dice De Luca-Assistere a proclami estemporanei, in cui si annunciano improvvisi allentamenti alle restrizioni, senza aver stabilito le condizioni che ciascuno di noi deve rispettare in ossequio alla nuova fase di ‘libertà vigilata’, che ci aspetta per almeno un anno – fino al vaccino per intenderci – significa vanificare i sacrifici fatti e ricadere nell’identica situazione di due mesi fa. Si faccia in fretta, per evitare che tale insicurezza, sfoci in dissenso popolare, con il rischio di plateali manifestazioni di ribellione”.

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