Coronavirus, in Sicilia niente canone lidi e stabilimenti balneari: approvato l’emendamento PD in commissione Ars

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Sicilia, finanziaria regionale: la commissione bilancio approva l’emendamento PD per l’esenzione del canone di concessione demaniale marittima. Dopo l’esame della commissione il testo dovrà essere approvato dall’Aula

Le imprese che gestiscono lidi e stabilimenti balneari in Sicilia sono esentate dal pagamento del canone di concessione demaniale marittima: lo prevede un emendamento all’articolo 6 della finanziaria presentato dai parlamentari regionali PD Baldo Gucciardi ed Anthony Barbagallo, che è stato approvato dalla commissione Bilancio dell’Ars.

Il testo del governo si limitava alla sospensione del pagamento – dicono Gucciardi e Barbagallo – grazie alla nostra proposta è adesso prevista l’esenzione per il 2020. Nel 2021 il canone sarà invece abbattuto del 50%”.

“Questo emendamento ha raccolto le richieste dei tanti imprenditori siciliani del settore balneare che, a causa dell’emergenza Coronavirus, andranno incontro ad una stagione estiva caratterizzata da grandi difficoltà. Eliminando il pagamento del canone di concessione – aggiungono Gucciardi e Barbagallo – sosteniamo concretamente un settore che in Sicilia ha sempre svolto un ruolo centrale nell’economia legata al turismo”.

Dopo l’esame della commissione Bilancio, il testo dovrà essere approvato dall’Aula.

Sospeso il pagamento dei canoni irrigui ai Consorzi di bonifica, ok emendamento PD in commissione Ars

La commissione Bilancio dell’Ars ha approvato un emendamento PD che prevede la sospensione fino al novembre 2020 del pagamento dei canoni irrigui ai Consorzi di bonifica relativi al periodo 2013/2019. L’emendamento è stato proposto dai parlamentari PD Michele Catanzaro, Giuseppe Lupo, Baldo Gucciardi e Nello Dipasquale.

“Si tratta di un risultato importantissimo – dicono i parlamentari PD – che va incontro alle richieste di migliaia di agricoltori siciliani, che altrimenti avrebbero ricevuto le cartelle relative ai canoni arretrati proprio in un momento di grande difficoltà legato all’emergenza Coronavirus”.

“Oltretutto – aggiungono Catanzaro, Lupo, Gucciardi e Dipasquale – si tratta di arretrati calcolati sulla base di tariffe dell’acqua per uso irriguo che erano state notevolmente aumentate rispetto al passato: continuiamo a lavorare innanzitutto per mantenere anche in Aula questa misura nell’ambito dell’esame della finanziaria, successivamente chiederemo di ricalcolare le tariffe e riportarle agli importi iniziali”.

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