Banca dati dello Stretto di Messina, De Luca ai colleghi sindaci: “i vostri cittadini devono sapere che vi state rifiutando di vigilare su chi entra nel vostro territorio”
“Abbiamo dato vita a un sistema che ha un senso logico. Non capisco perché alcuni sindaci hanno inteso questa cosa come un’invasione di campo”- lo ha detto stasera in diretta Facebook il primo cittadino De Luca, commentando la reazione di alcuni sindaci della provincia, che alla notizia dell’entrata in funzione della nuova banca dati per l’attraversamento dello Stretto, hanno espresso perplessità. Tra questi, c’è anche il primo cittadino di Milazzo Giovanni Formica, che oggi ha scritto a De Luca evidenziando che la nuova piattaforma produce “oneri a carico di altre amministrazioni, non previsti da alcuna norma“.
La banca dati entrerà in vigore mercoledì prossimo e intanto stasera De Luca stasera ha lanciato un appello a tutti i colleghi sindaci siciliani: “Non credo che ci si possa far trovare separati su questo fronte. Se volete svolgere il vostro ruolo da Ponzio Pilato è un problema vostro. Ma i vostri cittadini devono sapere che vi state rifiutando di svolgere il vostro loro di massima autorità in materia di sanità locale e state rifiutando di vigilare su chi entra nei vostri territori. Noi abbiamo previsto, per rispetto del vostro ruolo, che chi vuole entrare in Sicilia deve allegare una dichiarazione indirizzata al sindaco del comune in cui è diretto. Una dichiarazione in cui chi vuole entrare nei vostri Comuni attesta i motivi dell’arrivo. Ciò vi consente di verificare dove la persona in questione andrà a fare l’autoquarantena. Fare questo che significa? Toccare le vostre prerogative?”.
“Siamo stati disponibili a risolvere in termini diversi la questione. Siamo arrivati allo scontro dopo aver appurato che il confronto istituzionale non è servito a nulla“- ha proseguito De Luca ripercorrendo le tappe che hanno condotto all’istituzione della banca dati per l’attraversamento dello Stretto- “tutti i vari dpcm emanati dal Governo ci hanno fatto trovare impreparati davanti l’esodo dal Nord. Stiamo rinunciando alle nostre abitudini ed è logico che vogliamo sapere chi è, perché e dove va chi entra nel nostro territorio. Tutto questo serve per non vanificare il nostro sacrificio adesso che siamo chiusi in casa. Non possiamo accettare che a livello statale e regionale si consenta di continuare ad entrare in Sicilia. Al momento i sindaci siciliani non sanno dove sono dirette le persone che entrano in Sicilia. Da uomo delle Istituzioni ho il dovere di evidenziare tutto quello che non va, ogni errore ed omissione genera morte e contribuisce a diffondere il virus”.