Fase 2, il sindaco di Messina De Luca: “Onore alla presa di posizione della Presidente Santelli, un atto di coraggio per reagire a una situazione indegna”

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Fase due, il sindaco di Messina De Luca plaude “all’atto di coraggio” della Presidente della Regione Calabria Jole Santelli

Anche il sindaco di Messina plaude all’iniziativa della Presidente della Regione Jole Santelli, che ieri sfidando il Governo, ha emesso un’ordinanza che anticipa la fine del lockdown in Calabria.

Oggi– ha detto De Luca stasera in diretta facebook- ho seguito le comunicazioni alla Camera del Presidente Conte. Finalmente alla Camera abbiamo sentito utilizzare il termine apertura differenziata, questo risultato lo possiamo ascrivere alle reazioni del territorio che non ha accettato la supponenza di Stato e la presunzione. Abbiamo ottenuto che si aprisse un fronte alla supponenza di Stato, noi dobbiamo essere messi nella condizione di riaprire in sicurezza. Ieri il presidente della Calabria con un atto di coraggio si è presa la responsabilità di emettere un’ordinanza che presumibilmente è illegittima, ma l’ha fatto per reagire a una situazione indegna. Non si può costringere tutto il territorio italiano a sottostare alle stesse condizioni delle regioni del nord, dove la situazione è preoccupante. Onore alla presa di posizione del Presidente della Calabria, bisogna indignarsi e reagire con atti concreti”.  “Conte- ha proseguito De Luca– dica una volta per tutte le condizioni da rispettare per ripartire. Dobbiamo saperlo per consentire alle economie di Messina di rimettersi in moto. Qui ci hanno detto di pulire l’arenile, ma nessuno ha mai detto che si può andare in spiaggia”. E a chi lo accusa di essere passato da sindaco sceriffo a paladino della disobbedienza, De Luca risponde: “per me è meglio la libertà vigilata che stare murati in casa. Prima c’era un motivo per stare a casa, ora no. A Pasqua in Sicilia era previsto il picco e io sono sceriffo per natura. I motivi che mi portavano a fare lo sceriffo erano questi. Noi siamo stati bravi e siamo riusciti a smentire le previsioni del picco. Abbiamo risolto questo problemi e ora è giusto riaprire, ma con la cosiddetta libertà vigilata. Ho tirato il sasso nello stagno e sono arrivate le critiche. A me interessava che la politica battesse un colpo”. Il sindaco di Messina nei giorni scorsi, subito dopo l’annuncio del nuovo dpcm di Conte, ha chiamato alle armi i presidenti delle regioni del sud e ha inviato una lettera a Conte chiedendo l’apertura differenziata tra Regioni.

 

 

 

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