Il presidente di Unicoop Sicilia scrive al Presidente della Regione Siciliana: “Riaprire il 1 giugno, come stabilisce il decreto Conte, non è soltanto da insensati, ma mette seriamente a rischio la tenuta sociale in Sicilia, così come nel resto del nostro Paese”
“È davvero paradossale che, alla luce di comportamenti civicamente ineccepibili dei tantissimi artigiani siciliani, motore e volano dell’economia dell’Isola, si imponga loro di mantenere ferme le proprie attività con il serio rischio di vedere vanificati anni di sacrifici e di lavoro. Non è possibile pensare che parruccherie, barberie e centri estetici possano ancora tenere abbassate le saracinesche, con il serio rischio di fallimento per le loro imprese”.
È quanto scrive il presidente di Unicoop Sicilia, Felice Coppolino, in una lettera, inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci e al Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, nella quale chiede l’apertura in Sicilia delle attività, quali parrucchieri, barbieri e centri estetici, il 4 maggio prossimo.
“Musumeci deve con proprio atto – scrive Coppolino – così come fatto in altri analoghi casi, avviare senza indugi l’apertura per il 4 maggio prossimo di tutte le attività di cura e benessere della persona, quindi parrucchieri, barbieri e centri estetici, salvando così dalla povertà migliaia di lavoratori”.
“Riaprire il 1 giugno – conclude Coppolino – come stabilisce il decreto Conte, non è soltanto da insensati, ma mette seriamente a rischio la tenuta sociale in Sicilia, così come nel resto del nostro Paese”.