“Io rustu a casa pi cazzi mei”, De Luca risponde all’Arcivescovo di Messina e chiede scusa

StrettoWeb

Con un post su facebook arrivano le scuse del sindaco De Luca: l’audiomessaggio che ha fatto indignare la città intera, compreso l’Arcivescovo di Messina

“Apprendo da notizie di stampa che oggi l’Arcivescovo di Messina Sua Eccellenza Giovanni Accolla avrebbe fatto nella sua omelia pasquale qualche riferimento indiretto a uomini delle istituzioni che usano un linguaggio volgare e tutti hanno pensato che il riferimento fosse al sottoscritto Sindaco di Messina”.

Cosi, con un post su facebook, arrivano le “scuse”del sindaco De Luca per l’audiomessaggio che ha fatto indignare la città intera.

Proprio ieri, per le strade di Messina, è circolata un’auto con la voce registrata del sindaco che nell’augurare una Santa Pasqua ai cittadini recitava “io rustu a casa pi cazzi mei”.

accolla arcivescovo messinaIn molti si sono chiesti se sia giusto che un sindaco si rivolga così a suoi cittadini. In verità, prima ancora dell’auto con la voce registrata, qualche ora prima De Luca stesso aveva lanciato l’hashtag #iorustuacasapicazzimei nella sua consueta diretta fb serale: un modo quanto mai discutibile per spiegare ai messinesi che per le festività pasquali sono vietati assembramenti in casa.

I toni volgari di De Luca non sono passati inosservati neanche all’Arcivescovo di Messina Accolla, che oggi duramente l’omelia di Pasqua ha lanciato un messaggio durissimo al sindaco: “Vergogna, il popolo di Messina non merita questi insulti. Devono pentirsi pubblicamente. Le persone che sono volgari non possono augurare la Santa Pasqua”. 

Ma il sindaco, pur chiedendo scusa, si lascia andare a polemiche e frecciatine contro l’Arcivescovo. In sostanza De Luca sta chiedendo scusa per aver accostato gli auguri di Pasqua ad espressioni volgari. Ecco infatti cosa scrive il sindaco: “Se così è mi dispiace perché avrei gradito una pubblica reprimenda con nome e cognome come ho sempre fatto essendo fermamente convinto che nella vita le mezze misure fanno solo danno e la blasonata ipocrisia rappresenta uno dei tanti effimeri paramenti non utili alla società. In merito invece al popolare turbamento che io avrei generato per l’hashtag lanciato nei giorni scorsi sui social e nelle dirette tv #iorrustuacasapicazzimei che ieri avrebbe creato particolare fastidio perché associato al mio augurio pasquale diffuso con un megafono montato su una macchina, formulo le mie scuse per aver associato questo hashtag con gli auguri pasquali dovendo invece provvedere a fare due messaggi separati ma, per le troppe cose che faccio in contemporanea non ho pensato minimamente di causare tutta questa indignazione“- dice adesso il sindaco.

Chiedo scusa per tutto questo. Ringrazio Sua Eccellenza Accolla per aver manifestato, per l’ennesima volta (l’ultima è’ stata durante una processione appena uscita dal Duomo ove pubblicamente ha inveito indirettamente contro l’amministrazione comunale perché c’era un venditore di caldarroste troppo dinamico), la sua grande ed indiscussa sensibilità nella forma che ha ritenuto più consona e che ovviamente mi porta ad astenermi dal commentare in quanto, non mi sono mai permesso di esprimermi, ne’ in pubblico ne’ in privato, su tante faccende di chiesa che comunque hanno riguardato anche la mia persona nella qualità di Sindaco di Messina“- aggiunge.

 

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