Italia Viva Calabria: “Grotteschi i manifesti della Lega”

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Italia Viva Calabria chiama in causa la presidente Santelli: “faccia capire ai suoi alleati leghisti che la Calabria non si presta ai giochetti vetero-pubblicitari e alla cialtroneria di Capitani populisti in felpa e dei suoi seguaci”

“Associare la centenaria storia gastronomica e le tradizioni calabresi ad un simbolo di partito è inaccettabile. I manifesti della Lega, con il logo istituzionale della Regione Calabria in bella mostra e che invitano i calabresi a consumare prodotti locali è operazione grottesca e, se non fosse vera, apparirebbe come le vignette, i meme ironici e goliardici, che spesso si trovano sui social”. Adirlo è Italia Viva Calabria, che prosegue: “Purtroppo i manifesti leghisti, che sfruttano inappropriatamente il logo istituzionale di “tutti i calabresi”, non solo è reale ma in un solo colpo svilisce tradizioni e intelligenza di noi calabresi. Si badi bene,nessun problema di natura politica o di schieramento. Siamo impegnati, in queste settimane, a combattere, ciascuno con le proprie responsabilità derivanti da ruolo e funzioni, contro un nemico subdolo e insidioso. Si è alla ricerca di soluzioni sanitarie, sociali e politiche che impongono accortezza e unita di intenti. Viviamo in una terra che necessita di essere supportata e nessuno, in questi tempi è mai, può ergersi a tutore di coscienze e senso di appartenenza. Senza voler rivangare tristi e amare “posizioni politiche” del recente passato nei confronti della Calabria e dei calabresi. Con il dovuto rispetto per le istituzioni chiamate in causa. Ma con la pretesa ferma e determinata del rispetto per i cittadini calabresi tutti. Associare una campagna istituzionale ad un partito politico ricorda i giorni tristi della storia del Paese. A pochi giorni dal 25 aprile e in piena emergenza sociale e sanitaria, assistere a queste trovate di bassa propaganda politica è intollerabile. Il Presidente della Regione prenda posizione e faccia capire ai suoi alleati leghisti che la Calabria non si presta ai giochetti vetero-pubblicitari e alla cialtroneria di Capitani populisti in felpa e dei suoi seguaci”.

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